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Tennis, Matteo Berrettini: “Mi aspettavo un esordio più semplice. Opelka? Non sarà un match divertente”
Esordio più complicato del previsto per Matteo Berrettini, che nei sedicesimi di finale del Masters 1000 di Cincinnati (per quest’anno a New York) ha piegato solamente al terzo set il giovane finlandese Emil Ruusuvuori. Il punteggio finale è stato di 6-4 6-7 (3) 7-5 e ha comunque permesso al romano di qualificarsi per gli ottavi, dove stasera affronterà Reilly Opelka.
Berrettini ha parlato in esclusiva a Ubitennis al termine dell’incontro: “Posso giocare meglio, ho dovuto accettare di giocare così. Le esibizioni sono una cosa, un match vero un’altra. Nell’annullare i matchpoint è stato spesso bravo lui, e anche fortunato. Sulle palle break ha quasi sempre messo sempre dentro la prima. Giocavo meglio dalla parte sinistra che dalla destra. Più match gioco e le sensazioni miglioreranno. Nonostante la mia arma migliore, il dritto, non funzionasse granché, è stato importante tenere mentalmente e vincere“.
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Su Ruusuvuori: “Mi ci ero allenato a Indian Wells. All’inizio match in controllo, poi lui è salito e il livello è diventato alto. Colpisce bene, si muove bene nonostante l’altezza”. Qualche parola anche per l’avversario di stasera, lo statunitense Opelka: “Mai giocato contro nessuno sopra i due metri. L’ho visto giocare contro Fabio Fognini a Madrid. Non sarà un match divertente, decideranno i colpi d’inizio gioco“.
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antonio.lucia@oasport.it
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Foto: LaPresse