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Tennis, Matteo Berrettini: “Opelka ha giocato meglio di me, quando serve così la palla non si prende”
E’ finita negli ottavi di finale l’avventura di Matteo Berrettini nel Masters 1000 di Cincinnati 2020. Il n. 8 del ranking è stato sconfitto dal padrone di casa Reilly Opelka (n.39 del mondo) con lo score di 6-3 7-6 (4), venendo preso letteralmente a pallate nei turni al servizio dell’altissimo tennista statunitense. La battuta è stata, infatti, la carta vincente di Opelka, visti i 20 ace realizzati, senza considerare i 9 vincenti con i colpi a rimbalzo da fondo. Una partita ai limiti della perfezione quella del giocatore degli States, come dimostrato dai soli 12 errori non forzati.
Berrettini, da questo punto di vista, ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco, riconoscendo le qualità del suo avversario nel match: “È stato più bravo di me nel game in cui mi ha breakkato nel primo set, e nel primo minibreak nel secondo il lob è stato un po’ fortunoso. Comunque complimenti a lui, ha servito molto bene. Me lo aspettavo, ma anche da fondo ha giocato bene, anche l’ultimo minibreak per andare 6-2 mi ha fatto un passante in mezzo ai piedi dopo che l’avevo spostato. Non avevo mai giocato con un avversario così, e posso dire che è molto difficile. Però a un certo punto bisogna congratularsi con l’avversario e ammettere che è stato migliore di me”, le parole di Matteo nel post partita, riportate da ubitennis.
Un Berrettini che, nel corso del match, ha anche cercato di cambiare la sua posizione in risposta, visto che la scelta di rimanere indietro non aveva sortito alcun effetto. Tuttavia, il fondamentale dell’americano è stato incisivo anche quando la prima non l’ha sorretto: “Ho iniziato a rispondere indietro, ma non ottenevo risultati, per cui ho cercato di avanzare per metterlo in difficoltà, ed ha funzionato perché ha sbagliato qualche prima. Solo che la sua seconda non è per nulla morbida, ti arriva con un kick micidiale. Se lui serve con l’angolo giusto tu puoi partire da casa tua o da dove vuoi, la palla non si prende“, ha precisato l’azzurro.
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E dunque, l’attenzione di Matteo si proietta già all’imminente US Open che prenderà il via tra pochi giorni (31 agosto-13 settembre), dove le intenzioni sono quelle di far bene e magari migliorare alcuni aspetti della risposta che in questo match contro Opelka non sono stati efficaci.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse