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Tennis, Naomi Osaka: “Non ho mai detto di volermi ritirare, ho solo preannunciato di non giocare giovedì”
Non vi sono dubbi che Naomi Osaka sia diventata il punto di riferimento nel tennis mondiale molto di più per le questioni non agonistiche che di campo, pur se qualificata alla Finale del torneo di Cincinnati, che quest’oggi si terrà alle ore 17.00. La giapponese è pronta ad affrontare una rediviva Victoria Azarenka e gli spunti per questo incontro non mancano.
Detto questo, inevitabilmente, dopo aver vinto l’incontro con la belga Elise Mertens, la nipponica ha chiarito anche il proprio punto di vista rispetto alla decisione di non giocare giovedì, che tanti dal punto di vista mediatico avevano inteso con il desiderio di ritirarsi dalla competizione per mostrarsi sensibile alla lotta per i diritti in chiave razziale.“Dopo il mio quarto di finale ho deciso che volevo fare qualcosa: ho parlato con Stu, il mio agente [Stuart Duguid n.d.r.], poi ho chiamato la WTA che ha detto che mi avrebbe assecondato e spostato la giornata delle semifinali. Quindi ho pubblicato la mia dichiarazione: non ho mai detto che mi sarei ritirata, c’è stata molta confusione su questo fatto. Ho detto che non avrei giocato giovedì, e infatti ho giocato venerdì. È stato tutto concitato, non ho dormito molto”, le considerazioni della tennista.
Come detto, la sua voglia di manifestare apertamente il proprio dissenso rispetto agli eventi di violenza negli States ha portato il circuito internazionale ad avallare la sua scelta: “Prendere quella decisione è stato difficile e facile allo stesso tempo. Credo di essermi messa in un’ottima posizione. Arrivare alle semifinali è un risultato di cui essere orgogliosa, e sentivo di dover far sentire la mia voce, e il ritiro dal torneo avrebbe causato il clamore maggiore, quindi mi sono detta che sarebbe stato ciò che avrei fatto. Non mi sento coraggiosa, ho solo fatto quello che andava fatto. In questo momento, era ciò che andava fatto. Credevo che solo i Big 3 e Serena potessero avere il potere di fare tanto rumore. Forse l’ATP e la WTA avevano comunque intenzione di fare qualcosa, e avevano bisogno della spinta di un giocatore. Sono contenta di essere stata quel giocatore. Spero che la mia generazione possa essere ricordata come una generazione che prende posizione sugli argomenti importanti. Per esempio Coco [Gauff] anche se è molto giovane è già molto attiva da questo punto di vista. Spero che la mia generazione possa farsi sentire quali che siano le conseguenze per loro. Non ho incontrato molte giocatrici negli ultimi due giorni, dato che siamo un po’ tutti nella nostra bolla individuale, ma quelle che ho incontrato mi hanno mostrato un grande supporto”, le parole di Osaka (fonte: ubitennis).
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse