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Tennis, Novak Djokovic: “Non ho deciso di giocare gli US Open perchè non ci saranno Federer e Nadal…”
Mentre siamo nel bel mezzo del Masters 1000 di Cincinnati, Novak Djokovic a quanto pare è già proiettato al 31 agosto, quando partiranno gli US Open di tennis. A Flushing Meadows si tornerà a giocare un torneo dello Slam dopo gli Australian Open, e il numero uno del mondo sarà l’ovvio favorito viste le numerose e pesanti assenze. Proprio il fatto che non ci saranno nè Roger Federer, nè Rafa Nadal ha fatto scattare numerose illazioni, sul fatto che il serbo si sia presentato, nonostante le difficoltà legate al COVID-19, proprio perchè non ci saranno i suoi rivali più temibili.
La risposta di “Nole” è stata davvero secca. “Non ho deciso di partecipare perché Nadal si è ritirato – le sue parole riportate da TennisWorldItalia.com – Avevo già deciso di venire diversi mesi fa … Volevo ricominciare dal cemento, perché è una superficie sulla quale mi sento molto a mio agio e sulla quale ho ottenuto la maggior parte dei miei successi. Amo giocare agli Us Open. Avevo stabilito di venire, ma non ero sicuro che questo sarebbe stato possibile perché alcuni punti dovevano essere chiariti, in particolare l’assenza della quarantena nel ritorno in Europa”.
Il numero uno del mondo, vincitore di 17 prove dello Slam, prosegue nel suo ragionamento: “Ogni torneo del Grande Slam è un’opportunità di vincere il titolo, ma non ci sono solo io. Sarebbe davvero irrispettoso per gli altri giocatori dire che ho più fortuna senza Federer e Nadal – puntualizza – Thiem, Zverev, Tsitsipas e Medvedev sono forti come noi tre”.
Djokovic, infine, punta l’attenzione su un aspetto che, in effetti, potrebbe risultare decisivo: “Chiunque può vincere, soprattutto dopo sei mesi lontani dal circuito perché non sappiamo davvero come ci sentiremo sul campo. Le cose erano imprevedibili. In fin dei conti, è una cosa positiva che noi siamo qui. Un sacco di persone in tutto il mondo penseranno che non dobbiamo tornare a giocare a tennis, che non si dovranno creare assembramenti. Lo capisco appieno. Davvero. Allo stesso tempo, però, credo anche che molta gente sarà felice di vedere il tennis andare avanti”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse