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Tour de France 2020, agli italiani è mancato il guizzo. Giacomo Nizzolo sfortunato per la caduta

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Una tappa strana, quella che ha dato il via il Tour de France 2020. Sembrava dovesse essere la classica passerella inaugurale con i brividi soltanto durante la volata finale, e invece la pioggia battente ha scompaginato tutto, provocando innumerevoli cadute e tanti colpi di scena. L’Italia aveva le carte in regola per sognare un finale diverso da quello che ha visto Alexander Kristoff indossare la prima maglia gialla, ma ai rappresentanti del Tricolore è mancato il guizzo vincente e anche la fortuna non ha certamente aiutato.

Il più atteso al via era sicuramente Giacomo Nizzolo, reduce da una settimana da sogno nella quale prima si è laureato campione italiano e poi ha trionfato anche in Europa. Il corridore della NTT Pro Cycling non è stato aiutato dalla Dea bendata, dal momento che una caduta a poco meno di 60 km dal traguardo ha certamente inciso sulla sua performance. Il trentunenne nativo di Milano ha però dimostrato carattere e determinazione riuscendo a rientrare in gruppo, anche grazie all’aiuto di due compagni di squadra. Nella volata finale ha provato ad inserirsi di forza ma è rimasto chiuso da Pedersen e Bol ed è scivolato in settima piazza.

Completamente diverso il background di Elia Viviani, che arrivava a questa prima tappa del Tour de France con un pessimo bilancio (nessuna vittoria nel 2020). Il veronese della Cofidis, che ha anche saltato i Campionati Europei per prepararsi al meglio per la Grande Boucle, ha lanciato segnali incoraggianti, che lasciano ben sperare per il prosieguo della corsa transalpina. Ha iniziato lo sprint in una posizione certamente non privilegiata, ma è stato abile a confezionare una rimonta che gli ha regalato un buon sesto posto.

Dopo Viviani e Nizzolo, il terzo italiano nell’ordine d’arrivo è stato Matteo Trentin (CCC), che ha chiuso in dodicesima posizione. Nemmeno nella top 100, invece, altri due azzurri che nella frazione odierna avrebbero potuto regalare soddisfazioni: stiamo parlando di Niccolò Bonifazio e Sonny Colbrelli. Il piemontese della Total Direct Energie ha tagliato il traguardo per 168esimo, accumulando un ritardo di 11’04” sui primi 166, mentre il lombardo della Bahrain-McLaren, vittima di una caduta, ha finito 163esimo e non ha sfruttato bene una delle poche occasioni personali di questo Tour, visto che da domani dovrà spesso lavorare per il capitano Mikel Landa.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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