Ciclismo

Tour de France 2020, come sta Thibaut Pinot? “Sembrava di pedalare sul ghiaccio”

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Thibaut Pinot ha un conto aperto con la fortuna e con il Tour de France. Lo scorso anno, proprio quando sembrava il migliore in salita ed in grado di dare l’assalto all’agognata maglia gialla, fu costretto ad abbandonare la Grande Boucle a causa di un problema muscolare. Quest’anno l’avventura del capitano della FDJ non è iniziata nel migliore dei modi: una caduta lo ha visto coinvolto a poco meno di 3 km dal traguardo insieme ai compagni di squadra David Gaudu e William Bonnet. Per la precisione è avvenuta a 2990 metri dall’arrivo: da regolamento i tempi vengono neutralizzati se si materializza una caduta nei 3 km conclusivi; Pinot, dunque, si è salvato per soli 10 metri. Un piccola fortuna nella sfortuna.

Il classe 1990 non ha riportato serie conseguenze dopo il capitombolo: per lui solo delle abrasioni cutanee tra la spalla e l’anca destra. Non è stato un agosto semplice per il nativo di Melisey, il quale era già incappato in cadute sia alla Route d’Occitanie sia al Giro del Delfinato. “E’ stata una giornata difficile, sicuramente una delle peggiori della mia carriera. Era come se stessimo pedalando sul ghiaccio, i corridori cadevano anche quando la corsa era neutralizzata“, ha spiegato Pinot nel dopo tappa.

Il francese prova a guardare il bicchiere mezzo pieno: “Come chiunque sia caduto oggi, all’arrivo ero un po’ teso. Ma dopo una buona notte in hotel, le cose dovrebbero andare meglio domani“.  Il corridore transalpino dovrà farsi trovare pronto in una seconda tappa molto insidiosa, che presenterà i primi due GPM di prima categoria di questo Tour de France, nonché un finale adatto a corridori esplosivi. Sarà il primo confronto diretto tra i favoriti per la maglia gialla.

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Foto: LaPresse

 

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