Ciclismo

Tour de France 2020: con 2 positivi nello staff, esclusa tutta la squadra. Anche i big sono a rischio

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Il Tour de France 2020 scatterà sabato 29 agosto da Nizza e si concluderà domenica 20 settembre a Parigi. La 107ma edizione della Grande Boucle sarà indubbiamente particolare: si svolge a fine estate e non tra giugno e luglio come da tradizione, bisognerà rispettare uno stringente protocollo sanitario previsto dagli organizzatori di ASO. L’obiettivo è ovviamente quello di mettere in una bolla i protagonisti di questa kermesse e di contenere al massimo il rischio contagio. L’obiettivo è quello di garantire la massima sicurezza nella corsa a tappe più prestigiosa e importante al mondo, la quale si snoda lungo 21 tappe e quasi 3500 chilometri, infarciti di tante salite e di un’unica cronometro di 36 chilometri.

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Le regole saranno estremamente ferree: le 22 squadre al via saranno composte da 8 corridori, per un massimo di 30 persone nello staff (compresi i ciclisti); tutti dovranno vivere in isolamento e non potranno entrare nel vilaggio di partenza prima delle varie tappe; i primi test sono stati svolti domenica scorsa e sono stati ripetuti ieri (sei e tre giorni prima della partenza); i tamponi verranno ripetuti nei due giorni di riposo. Se due o più componenti di una squadra venissero trovati positivi, allora l’intero team verrà escluso dal Tour de France! C’è il concreto rischio di una corsa a eliminazione e non per meriti sportivi o episodi accaduti in strada. Tutti i big dovranno prestare la massima attenzione e lo stesso discorso vale per direttori sportivi, massaggiatori, fisioterapisti etc.: il rischio di dovere dire addio ai sogni di gloria per un contagio è estremamente concreto.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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