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Tour de France 2020: Egan Bernal per il bis. Percorso ancora più favorevole, ma la concorrenza è aumentata

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Egan Bernal tornerà al Tour de France da campione in carica e andrà a caccia del bis. Le sue quotazioni, però, sono leggermente calate nelle ultime settimane. Dopo il trionfo alla Route de l’Occitanie, Bernal non si è ripetuto nelle successive gare di avvicinamento alla Grande Boucle, vale a dire il Tour de l’Ain e il Giro del Delfinato. Colpa di un fastidioso mal di schiena che lo sta tormentando e lo ha costretto a ritirarsi nell’ultima gara citata. Ma merito anche dei suoi rivali, decisamente più numerosi di quelli trovati in Francia l’anno scorso e indubbiamente agguerriti.

Il percorso del Tour de France è abbastanza adatto a Bernal. Non possiamo dire che sia cucito su misura, dato che manca un vero tappone dal chilometraggio superiore ai 200 chilometri. Tuttavia, la presenza di una sola cronometro, peraltro con arrivo in salita e piazzata a fine gara, lo favorisce. Inoltre, le salite non mancano e anzi ce ne sono di durissime, su tutte il Col de la Loze. L’anno scorso c’erano tappe di montagna pià adatte nella terza settimana, ma anche una cronometro piazzata a metà gara e una cronosquadre ove la sua Ineos fu battuta nettamente dalla Jumbo.

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Bernal ha il talento per ripetersi e, sostanzialmente, il terreno per farlo c’è. Ma quest’anno, come accennato nel primo paragrafo, si ritroverà davanti anche una concorrenza più qualificata di quella incontrata l’anno scorso. Rivali come Primoz Roglic, Tom Dumoulin e Tadej Pogacar nel 2019 non c’erano. Inoltre, tornerà anche Thibaut Pinot, il quale lo aveva messo in seria difficoltà su Pirenei, ma, in seguito, era stato tagliato fuori dalla gara, sulle Alpi, dalla sfortuna.

Egan non avrà, quest’anno, un compagno ingombrante come Geraint Thomas e, oltretutto, non ci sarà nemmeno Chris Froome. Ambedue si sono dimostrati lontani dalla condizione migliore nelle gare di avvicinamento alla Grande Boucle e Ineos ha deciso di lasciarli a casa. Non per questo, tuttavia, la squadra britannica sarà più debole. L’ex Sky schiererà al fianco del colombiano due come Richard Carapaz e Pavel Sivakov, i quali potranno essere preziosi gregari, ma anche seconde punte capaci di sfruttare a loro favore l’essere i compagni di un atleta che avrà tutti gli occhi su di sé.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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