Tour de France 2020: Fabio Aru gregario di Tadej Pogacar? Il Cavaliere sogna di tornare protagonista

Fabio Aru ha deciso di puntare tutto sul Tour de France 2020. La stagione del ciclista sardo si concentra esclusivamente sulla Grande Boucle e il suo obiettivo è soltanto uno: tornare a essere un protagonista di primo piano nell’universo dei pedali. Il Cavaliere dei Quattro Mori è reduce da un paio di stagioni estremamente complicate a causa di problemi fisici, il 2018 e il 2019 sono stati anni da dimenticare per l’alfiere della UAE Emirates, ma ora è giunto il momento di aprire un nuovo capitolo della sua carriera.

Dopo il lockdown, Fabio Aru ha partecipato alla Vuelta a Burgos e al Tour de l’Ain, dove ha alternato prestazioni discrete a qualche difficoltà di troppo in montagna. Nel mezzo ha disputato anche il Mont Ventoux Challenge, concludendo con una positiva quinta posizione. Successivamente sono arrivati il 21° posto al Gran Piemonte, il ritiro al Giro di Lombardia e la mancata partecipazione ai Campionati Italiani. Fabio Aru ha deciso di non presentarsi in Veneto e di non dare la caccia al tricolore già vinto nel 2017, proprio per continuare la preparazione in altura e presentarsi al meglio al Tour de France.

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Il 30enne vuole provare a ripercorrere le orme delle imprese compiute tre anni fa in terra transalpina, quando vinse sull’arrivo in salita a La Planche des Belles Filles e poi indossò anche la maglia gialla, concludendo la Grande Boucle al quinto posto in classifica generale. Serve però una gamba in grande forma, un ritmo al livello dei big come Egan Bernal, Primoz Roglic, Tom Dumoulin, Nairo Quintana, Thibaut Pinot e un passo incisivo come quello dei giorni migliori. Non sarà semplice, anche perché Fabio Aru parte come gregario dello sloveno Tadej Pogacar: riuscirà a mettersi in mostra come nel 2017 e a tornare il Cavaliere capace di emozionare tutta l’Italia?

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse