Ciclismo
Tour de France 2020, il grande bluff della Jumbo-Visma. Tappa dominata, poi tante ombre all’arrivo: Roglic non convince
E’ indubbiamente prestissimo per fare il funerale alla Jumbo-Visma, ma nella tappa odierna del Tour de France 2020, la seconda di quest’edizione della Grande Boucle, il sodalizio neerlandese non ha convinto. L’ex Rabobank ha controllato la gara tutto il giorno, ma sull’ultima salita di giornata, il Col des Quatre Chemins, i corridori bardati in giallo e nero si sono sciolti come neve al sole.
Si è staccato, innanzitutto, Wout Van Aert, il re della Milano-Sanremo e favorito per il successo nella frazione odierna. Hanno mollato anche tutti i gregari, incluso un George Bennett acciaccato dopo le cadute di ieri e un Sepp Kuss che non è sembrato essere straripante come al Giro del Delfinato. Solo i due capitani, Tom Dumoulin e Primoz Roglic, sono giunti al traguardo con il gruppo dei migliori.
Lo sloveno, a sua volta, però, non ha incantato. Negli anni ci ha abituato a non farsi problemi ad attaccare o a seguire azioni come quella odierna di Alaphilippe. Oggi, invece, è rimasto tutto il giorno passivo. Potrebbe essere pre-taticca, in fondo, a parte una manciata di secondi, non si poteva guadagnare molto in questa frazione. Però la prima impressione è che non menta quando dice di non aver ancora recuperato del tutto dalle botte prese al Giro del Delfinato.
Come se non bastasse il fatto che sia Bennett che Roglic non sembrino essere al top fisicamente, oggi è finito a terra anche Tom Dumoulin. Il neerlandese non si è fatto nulla, ma sono le dinamiche della caduta che lasciano perplessi. Il vincitore del Giro 2017, infatti, è scivolato dopo essersi agganciato con un altro corridore mentre pedalava in salita. Un errore grossolano, che chi vuole vincere il Tour non dovrebbe fare. Da qui in avanti Tom dovrà essere più concentrato, onde evitare altri imprevisti che complicherebbero, ulteriormente, le cose per la sua squadra.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse
