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Tour de France 2020, luci e ombre per l’Italia. Bene Formolo e Bettiol, Pozzovivo paga le cadute, affonda Fabio Aru

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Dopo la leggera amarezza occorsa con la volata di ieri in cui sia Giacomo Nizzolo che Elia Viviani, per motivi diversi, non sono riusciti a risultare protagonisti, l’Italia ha dovuto soffrire anche oggi con gli uomini da cui si attendeva di più, Fabio Aru e Domenico Pozzovivo, riuscendo però a gioire delle gesta di due corridori meno attesi ma comunque risultati decisivi nel finale: Davide Formolo e Alberto Bettiol.

Il finisseur dell’Education First, pur avendo lavorato ampiamente per i suoi capitani Rigoberto Uran e Sergio Higuita, è riuscito a piazzarsi al decimo posto nello sprint finale, dimostrando di avere un’ottima gamba qualora il suo team volesse mandarlo in avanscoperta con “licenza di uccidere”  in una delle tappe, disegnate per le sue caratteristiche, che verranno affrontate nelle prossime settimane.

L’altra buona notizia di giornata per il Bel Paese è sicuramente la condizione messa in mostra da Davide Formolo, capace prima di lavorare alacremente per il suo capitano Tadej Pogacar e poi di resistere al forcing finale del gruppo, giungendo con i migliori e balzando al settimo posto della classifica generale.

Classifica generale che non potrà invece essere l’obiettivo di Fabio Aru quest’anno. Il sardo si stacca infatti nella prima salita di corsa, accusando più di 2′ al traguardo finale. Impossibile pensarlo con lo stesso ruolo di un fino a qui brillantissimo Tadej Pogacar all’interno della sua UAE Emirates in questo Tour de France.

Cattive notizie, in termini di classifica generale, anche per Domenico Pozzovivo che, coinvolto in una caduta durante la tappa di ieri, ha accusato 1’31” di distacco sul traguardo finale. Ottimo invece Damiano Caruso quest’oggi, con il corridore della Bahrain McLaren che è stato capace di giungere col gruppo dei migliori insieme a Formolo e Bettiol, a 17″ da Alaphilippe.

michele.giovagnoli@oasport.it

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Foto: LaPresse

 

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