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Tour de France, Chris Froome scaricato dal Team Ineos. Operazione rivincita nel 2021

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La Ineos ha negato a Chris Froome l’ultima chance di vincere il quinto Tour de France con la loro casacca. Dopo le prestazioni opache sfornate nelle gare di avvicinamento alla Grande Boucle, il sodalizio britannico ha, infatti, deciso di escludere il kenyano dalla selezione per la Grande Boucle. Froome verrà dirottato verso la Vuelta, una scelta che sembra quasi uno sgarbo verso un corridore che ha passato dieci anni nell’ex Team Sky vincendo ben sei grandi giri.

Froome l’anno prossimo, come ormai si sa da tempo, militerà tra le file della Israel Start-Up e avrà modo di rifarsi. Sarà l’occasione per capire se le difficoltà palesate in queste uscite agostane sono dovute al fatto che non abbia ancora recuperato ottimamente dall’infortunio patito al Giro del Delfinato 2019 o se, semplicemente, sta iniziando, per lui, una fase di declino.

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Israel ha confezionato per Froome un contratto da sogno, considerata l’età del corridore. Il kenyano, infatti, ha firmato un triennale da oltre tre milioni a stagioni. Un investimento pesante e rischioso per un atleta di 35 anni il quale, peraltro, solo un anno fa ha subito un infortunio molto grave. Ineos non se l’è sentita di pareggiare un’offerta simile e non li si può biasimare, infondo.

Chris, nel luglio del 2021, avrà 36 anni e due mesi. Per trovare un vincitore più vecchio della Grande Boucle dobbiamo tornare al 1922, quando Firmin Lambot, che al tempo aveva 36 anni e quattro mesi, conquistò la gara a tappe francese. Froome, dunque, per far rimpiangere alla Ineos la propria scelta è chiamato a fare un’impresa che nessuno realizza da praticamente cent’anni.

In Israel ci credono e non hanno fatto mistero di avere grande fiducia nel Kenyano Bianco. Il resto del mondo, però, ha grossi dubbi che Froome possa conquistare la quinta Grande Boucle della sua carriera e in molti, tra appassionati e addetti ai lavori, pensano che l’investimento del sodalizio israeliano possa rivelarsi un buco nell’acqua. Chi ha ragione, tra le due parti, lo sapremo solo tra un anno.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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