Nuoto

Trofeo Settecolli 2020: come stanno le star del nuoto azzurro? Al Foro Italico la risposta

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Le otto medaglie iridate, 23 dei 24 posti finale di Gwangju: l’Italia del nuoto scende tutta in vasca da domani a giovedì e sono tanti i temi che caratterizzano le star delle piscine azzurre impegnate al Trofeo Settecolli.

Federica Pellegrini, non è un segreto, ha preparato in maniera blanda questo appuntamento, lo ha confermato anche il suo tecnico Matteo Giunta in Swim2u. E’ una tappa di passaggio in una stagione in cui la Divina non ha pigiato più di tanto sull’acceleratore e dunque non ci si può aspettare granchè in termini cronometrici. Stiamo parlando, però, di Federica Pellegrini e non è escluso che, magari sulla distanza più breve, i 100, la campionessa veneta voglia lanciare un segnale ben chiaro a tutto il mondo che la circonda. Da una parte lo scenario la aiuterà anche se la condizione non è ottimale, dall’altro la mancanza del pubblico, una delle componenti della sua benzina inesauribile, potrebbe essere un problema.

Gregorio Paltrinieri farà la sua prima uscita da quando ha rotto il sodalizio con Stefano Morini ed è passato alla guida di Fabrizio Antonelli. Sarà un primo test per controllare la qualità della nuova preparazione, che, pare, sia stata rivolta soprattutto verso le prove in acque libere in questa prima fase ma anche Greg è uno che sa stupire e che se sta bene può tenere un passo molto interessante: nei 1500 se la vedrà col compagno di allenamenti Domenico Acerenza, negli 800 la sfida si allargherà all’ex “gemello diverso” Gabriele Detti in quella che sarà una delle sfide clou del Settecolli 2020.

Gabriele Detti, infatti, si presenta come il vero stacanovista della manifestazione. E’ iscritto a tutte le gare, dai 200 stile libero in su ed è probabile che rinunci ai 1500 virando verso i 200 per una questione di vicinanza ma anche di scelte di prospettiva. La condizione c’è, il livornese ha lavorato molto bene in questa fase e Stefano Morini ritiene il Settecolli un test probante per i suoi allievi (c’è anche Marco Di Tullio, non dimentichiamolo) che hanno preparato l’appuntamento del Foro Italico quasi come un grande evento internazionale. Negli stessi giorni Danas Rapsys gareggerà in Lituania e la sfida a distanza tra i due quattrocentisti più forti è un motivo in più che si aggiunge già ai tanti del Foro Italico.

Simona Quadarella non sembra avere rivali nel mezzofondo. Gioca in casa, forse non arriverà nella condizione migliore ma ha lavorato tanto e bene nelle ultime settimane, per cui qualcosa di buono se lo aspetta, senza fare drammi se non arriveranno tempi di livello mondiale. Questo è il periodo della consapevolezza e delle sfide per l’allieva di Christian Minotti: il suo sguardo sempre rivolto alla rivale sulla carta inarrivabile Katie Ledecky è un assicurazione sul futuro per gli appassionati italiani.

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E infine c’è la rana femminile, il settore in cui l’Italia ripone tante speranze e non potrebbe essere altrimenti visto che al campionato tricolore scendono in vasca la vice campionessa iridata in carica dei 50 Benedetta Pilato, che sta prendendo, a soli 15 anni, dimestichezza anche con i 100, il bronzo iridato in carica dei 100 Martina Carraro, sempre più consapevole delle sue potenzialità e il bronzo europeo in carica Arianna Castiglioni che, messi da parte gli acciacchi, vuole uscire dal ruolo di terza incomoda e far vedere anche lei quanto vale in prospettiva di una qualificazione olimpica che si preannuncia all’ultimo sangue.

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Gian Mattia D’Alberto – Lapresse

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