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US Open 2020, analisi tabellone maschile: Novak Djokovic favorito, Jannik Sinner mina vagante. Per Berrettini c’è Medvedev in prospettiva

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Il tabellone maschile degli US Open comincerà lunedì. 128 giocatori, nessun proveniente dalle qualificazioni (dato storico), tanta battaglia, e un solo nome da battere: Novak Djokovic. Andiamo ad analizzare tutti i motivi del main draw dello Slam di Flushing Meadows.

PRIMO QUARTO
Novak Djokovic, e presumibilmente nessun altro. C’è solo lui a dominare questa parte di tabellone. Il bosniaco Damir Dzumhur, il britannico Kyle Edmund, il tedesco Jan-Lennard Struff non dovrebbero essere problemi particolari per il serbo, che guarda a un ottavo di finale con John Isner, che in passato l’ha battuto, ma non sembra ad oggi in grado di farlo (sempre ammesso che, dato il non semplice tabellone con esordio con Steve Johnson e terzo turno con lo spagnolo Pablo Carreno Busta, ci arrivi). Il canadese Denis Shapovalov e il belga David Goffin dovrebbero contendersi l’altro posto, ma quest’ultimo ha un primo turno complesso con il gigante Reilly Opelka. In questo spot Federico Gaio affronta il lituano Ricardas Berankis e Marco Cecchinato il sudafricano Lloyd Harris; per entrambi non c’è il favore del pronostico.

SECONDO QUARTO
Sono solo due gli avversari del greco Stefanos Tsitsipas verso i quarti: la propria stessa persona e il terzo turno con il croato Borna Coric, forse l’unico vero uomo in grado di mostrare le armi buone per fermare l’ateniese. Dall’altra parte, Alexander Zverev sarebbe la scelta ovvia, ma il tedesco ha un primo turno sgradito contro il sudafricano Kevin Anderson. Ove dovesse uscire in anticipo, si potrebbero aprire le strade per l’argentino Diego Schwartzman, già a proprio agio su questi campi, o per un’affermazione definitiva del polacco Hubert Hurkacz. Italiani: Stefano Travaglia può giocarsela benissimo contro l’australiano Jordan Thompson, ma sarebbe forse chiuso dal serbo Dusan Lajovic al secondo turno; Lorenzo Sonego fortunato nella sfortuna a pescare il francese Adrian Mannarino, mentre per Paolo Lorenzi è difficile dire cosa può fare con l’americano Brandon Nakashima; potrebbe regalarsi Zverev al secondo turno.

TERZO QUARTO
Qui siamo in zona Matteo Berrettini. Percorso ricco di trappole per lui: uno tra Emil Ruusuvuori e Casper Ruud al terzo turno (dopo i primi due piuttosto agevoli, sono il finlandese e il norvegese i pericoli maggiori), Andrey Rublev agli ottavi sono i maggiori ostacoli verso una potenziale sfida con Daniil Medvedev, il favorito d’obbligo in questa parte di tabellone. Il francese Benoit Paire nel caso di Rublev (terzo turno) e il bulgaro Grigor Dimitrov (ottavi) possono guastare i piani a Berrettini e Medvedev. L’Italia ha qui anche Salvatore Caruso, leggermente sfavorito contro l’australiano James Duckworth, e Andreas Seppi, che avrebbe gradito di meglio rispetto allo statunitense Frances Tiafoe.

QUARTO QUARTO
Sarebbe la parte dell’austriaco Dominic Thiem, ma ci sono grossi dubbi sul possibile rendimento del numero 2 del seeding. Il primo ostacolo serio per lui è il croato Marin Cilic al terzo turno, e in caso di ottavi la scelta è ampia: il canadese Felix Auger-Aliassime, il britannico Andy Murray, oppure una delle tante, possibili sorprese nello stesso spot di terzo turno da Moutet a Evans, ancora a Seyboth Wild. Chi appare davvero in forma è lo spagnolo Roberto Bautista Agut, più ancora del russo Karen Khachanov candidato a centrare i quarti; a proposito di Khachanov, ci sarà una sfida di primissimo livello con Jannik Sinner, vera mina vagante del torneo. C’è anche Gianluca Mager, sfavorito contro il serbo Miomir Kecmanovic,

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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