US Open 2020, Rafael Nadal assente: cosa succede per la classifica? “Ranking protetto”, ma Thiem…

Il caso dell’uscita di scena di Rafael Nadal dal novero dei partecipanti alla prossima edizione degli US Open diventa probabilmente il più eclatante nello spiegare perché il sistema di classifica d’emergenza, messo in atto a seguito dello stop per coronavirus, tende in modo non indifferente una mano ai big.

L’attuale regolamento, infatti, prevede che fino a dicembre 2020 di ogni torneo che si sia tenuto anche nel 2019, ma in periodo diverso, si debba tenere conto del migliore tra i due risultati per conteggiare i punti. In altre parole, Nadal, vincendo gli US Open 2019, ha 2000 punti in cascina, e tali rimarranno anche senza giocare nel 2020. Lo stesso discorso varrà con il Roland Garros, nell’assai remota ipotesi in cui dovesse mancare l’appuntamento. Non ci saranno, dunque, punti persi, ma non ce ne sarebbero stati nemmeno di guadagnati in caso di partecipazione allo Slam di Flushing Meadows.

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C’è un solo rivale che può andare alla caccia della sua seconda posizione dopo gli US Open: si tratta dell’austriaco Dominic Thiem, a causa di una combinazione davvero fortunata. L’anno scorso, infatti, l’attuale numero 3 del ranking ATP ha perso ai quarti di finale a Cincinnati contro il russo Daniil Medvedev (altro giocatore beneficiario del sistema d’emergenza) e, a New York, è stato sorpreso al primo turno da Thomas Fabbiano vestitosi di un suo ormai tipico abito di ammazzagrandi. I punti guadagnati, in questo modo, sono stati 180 al Western & Southern Open e 10 a Flushing Meadows, per un totale di 190 sui 3000 disponibili. Sottraendoli, la differenza fa 2810, e il distacco tra i due è quantificabile in 2805 punti. Quindi, il sorpasso è possibile. A un’unica condizione: che Thiem vinca tanto il Masters 1000 quanto lo Slam che si disputeranno entrambi sui campi dello USTA Billie Jean King National Tennis Center, in questa particolare occasione.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Leonard Zhukovsky / Shutterstock.com