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WEC, 6 Ore di Spa-Francorchamps : Toyota domina la scena, spettacolo tra le GT

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Si è chiusa in Belgio l’edizione 2020 della 6 Ore di Spa-Francorchamps, sesto round del FIA World Endurance Championship (WEC). Lo spettacolo non è mancato nelle Ardenne in una corsa che ha visto moltissimi colpi di scena nelle varie categorie, in particolare nella classe riservata alle GT. La pioggia, le quattro Safety Car e le tante battaglie ci hanno fatto divertire per tutto il pomeriggio. La vittoria assoluta è andata alla Toyota TS050 – Hybrid #7, dominatrice della prova dal primo all’ultimo giro.

L’auto affidata all’argentino José Maria Lopez, all’inglese Mike Conway ed al giapponese Kamui Kobayashi ha preceduto sotto la bandiera a scacchi la gemella #8, affidata al nipponico Kazuki Nakajima, all’elvetico Sebastien Buemi ed al neozelandese Brandon Hartley. La vittoria non è mai stata messa in discussione in una prova che ha visto i problemi dei due diretti avversari della casa giapponese: gli svizzeri di Rebellion Racing. La vettura #1 del brasiliano Bruno Senna, dell’americano Gustavo Menezes ed il francese Norman Nato chiude la Top3, mentre ha accusato un gap di 16 giri l’Enso CLM P1/01 di Bykolles.

In LMP2, la classe ‘minore’ riservata ai prototipi, il successo è andato all’Oreca #22 dell’United Autosport. Il terzetto composto dal portoghese Filipe Albuquerque, l’inglese Phil Hanson e lo scozzese Paul Di Resta ha dettato legge per quasi tutta la durata dell’evento. Nonostante la netta superiorità della formazione diretta da Zack Brown, la corsa si è decisa nelle ultime due ore dopo una bellissima lotta a tre per il successo. L’Oreca del terzetto olandese del Team Nederlands #29 composto da Giedo van der Garde, Job van Uitert e Frits van Eerd e l’Alpine #36 del brasiliano André Negrão e dei francesi Thomas Laurent e Pier Ragues hanno cercato di impensierire l’Oreca #22, imprendibile per tutto il week-end. Gli olandesi hanno completato al terzo posto di classe alle spalle della vettura #42 del Cool Racing del francese Nicholas Lapierre e degli svizzeri Alexandre Coigny e Antonin Borga. L’Alpine #36 non ha invece concluso la manifestazione a causa di un brutto impatto contro le barriere nel tratto che porta dalla curva Paul Frère alla famosa Blanchimont. Laurent, alla guida in quel momento, ha toccato l’erba umida mentre cercava di passare l’auto #29 del Team Nederlands, un errore che gli ha fatto perdere il controllo del prototipo.

Porsche vince una bellissima lotta nella GTE PRO, la categoria delle vetture GT riservata ai piloti professionisti. Il francese Kevin Estre ed il danese Michael Christensen si sono imposti nella 6 Ore odierna grazie ad un errore strategico da parte dell’Aston Martin #97 del britannico Alex Lynn e del belga Maxime Martin. Questi ultimi hanno dovuto fermarsi ai box negli ultimi 10 minuti per un rifornimento di carburante, un’operazione che gli ha rilegati al terzo posto davanti alla Ferrari #51 del nostro Alessandro Pier Guidi e dell’inglese James Calado. Secondo posto per i danesi Marco Sorensen e Nicki Thiim, leader del campionato con l’Aston #95.

Per quanto riguarda la classe GTE Am, la categoria GT in cui gareggiano i piloti non professionisti, il successo è andato alla Ferrari #83 dei danese Nicklas Nielsen e dei francesi Emmanuel Collard e François Perrodo. L’equipaggio di AF Corse ha strappato il successo alle Porsche, in controllo per tutta la gara con i team Project 1 e Dempsey – Proton Racing. Secondo posto per l’auto #77 del tedesco Christian Ried, dell’australiano Matt Campbell e dell’italiano Riccardo Pera, davanti all’Aston Martin di TF Sport, portata in pista dal turco Salih Yoluc, dell’irlandese Charlie Eastwood e dello scozzese Jonny Adam.

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La 6 Ore di Spa-Francorchamps è stata l’occasione per i protagonisti del Mondiale Endurance di tornare in pista dopo oltre cinque mesi dall’ultima manifestazione disputata. La corsa di oggi è anche il vero test per il più importante evento endurance al mondo: la 24 Ore di Le Mans. A settembre, la prossima tappa del WEC sarà proprio in Francia sul Circuit de la Sarthe per disputare l’88^ edizione di una gara leggendaria.

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Foto: Shutterstock

 

 

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