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Atletica leggera: cambiamenti innovativi in arrivo, anche per Mondiali e Olimpiadi

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Novità in arrivo e non di poco conto. Alla ricerca di nuovi modi per spettacolarizzare l’atletica, ‘World Athletics’, ente mondiale che governa questa disciplina, ha dato il via libera ai cambiamenti “innovativi” di format delle gare anche in occasioni di Mondiali e Olimpiadi.

I Mondiali e le gare dei Giochi Olimpici non sono più esclusi dal lotto delle competizioni che possono modificare il format dei loro eventi“, è scritto in una nota diffusa dalla ex Iaaf. Le modifiche riguarderebbero soprattutto i ‘concorsi’, e un esempio pratico di ciò che potrebbe accadere è la gara di salto in lungo che si è svolta a Stoccolma in occasione del meeting della Diamond League. In quella occasione ci sono stati cinque salti per tutti i concorrenti, mentre il sesto tentativo è rimasto ‘a disposizione’ esclusivamente dei primi tre della classifica formatasi fino a quel momento. E’ l’ultimo salto è stato una vera e propria finale a sé: infatti dei tre finalisti, chi avesse ottenuto il salto più lungo nell’ultimo tentativo avrebbe portato a casa la vittoria.

Questo è un punto fortemente contestato dagli atleti (in primis dalla star americana del triplo (altra prova a rischio cambio format) Christian Taylor), i quali sostengono che così può vincere uno anche se nei salti precedenti un altro concorrente ha ottenuto il record del mondo. E citano proprio l’esempio della gara nella capitale svedese, dove si è imposto non chi durante la gara aveva saltato più lontano (lo svedese Montler) ma chi (Samaai) era riuscito solo all’ultimo tentativo a ottenere una misura migliore degli altri due.

Ma ‘World Athletics’, decisa a rilanciare la disciplina regina dei Giochi a livello mediatico e di spettacolo, andrà avanti in ogni caso, non si sa ancora se già dall’Olimpiade di Tokyo

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Foto: LaPresse

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    1 Ottobre 2020 at 09:56

    Lo spettacolo…è proprio questo il punto.
    Da più parti , siti specializzati compresi , è stato giustamente ricordato che la modifica vista in Diamond League per il salto in lungo somigliava a ciò che accadeva da bambini ai giardinetti: “L’ultimo che segna vince tutto”. Una barzelletta praticamente.
    Sebastian Coe sta letteralmente mandando in fumo il suo sport.
    Invece di mettere ordine al calendario dei meeting e valorizzarli ,istituendo una sorta di Coppa del Mondo individuale (che venga usata anche per qualificare a Olimpiadi e Mondiali), sulla falsariga di quella negli sport invernali, che da questo punto di vista sono sempre stati una garanzia,in quanto hanno sempre valorizzato le grandi classiche, continua a tenere in piedi un sistema feudale dove vengono invitati gli atleti nella miriade di meeting esistente , al posto di stabilire una più corretta starting list legata al ranking.
    Invece di spingere per format di gara improbabili , basterebbe far vedere per davvero i concorsi dal primo all’ultimo salto/lancio. E’ incredibile come con tutte le possibilità tecnologiche attuali, non si riesca a offrire uno spettacolo televisivo, almeno di completa visibilità della gara nel 2020. Si potrebbe prendere spunto da altri sport, mi viene in mente una certa alternanza delle finali agli attrezzi nella ginnastica artistica, dove viene fatto vedere tutto quanto, come è giusto che sia.
    La vedo molto difficile far quadrare i conti per quanto concerne le competizioni dentro lo stadio , e infatti salteranno fuori i mondiali di corsa su strada, con la mezza maratona, assieme probabilmente a una 5 e/o una 10 km, proprio perchè si tratta di dirigenti che cavalcano la popolarita del “running”, ma non sono capaci di rimediare a situazioni da tempo mal gestite.

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