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Biathlon, Lisa Vittozzi: “Meglio gare a porte chiuse che la paura dei contagi. Sono molto fiduciosa”

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ANTERSELVA – In raduno nello stadio che ha ospitato i recenti Mondiali di biathlon, abbiamo scambiato due chiacchiere con Lisa Vittozzi, biathleta classe 1995 del gruppo sportivo dei Carabinieri. La sappadina è intenzionata a riscattarsi dopo una stagione difficile in cui il suo rendimento è stato al di sotto delle aspettative, se consideriamo la seconda piazza nella classifica generale ottenuta nella stagione 2018/2019 alle spalle di Dorothea Wierer, che ha saputo conquistare la sfera di cristallo per due volte di fila. Riparte dalle buone sensazioni provate nell’ultima tappa di Coppa del Mondo a Kontiolahti, dove ha centrato il terzo posto nell’inseguimento. Lisa è serena e motivata, nonostante l’incertezza per come si evolverà il calendario della stagione e che si spera possa disputarsi nella maniera più regolare possibile nel rispetto delle normative legate al Covid-19.

Per te è stata un estate sicuramente diversa, non essendo stata impegnata in kermesse o comunque in gare sugli skiroll, concentrando però la preparazione nelle località di Anterselva e Val Martello. Innanzitutto come ti senti e come ti stai allenando durante questa preparazione?

“Al momento sto bene, ho trascorso una bella estate e sono riuscita ad allenarmi nel migliore dei modi nonostante la situazione. Sono molto serena e non vedo l’ora di iniziare la stagione agonistica perchè la scorsa non è andata al meglio, però al momento sono molto fiduciosa”.

Allenandovi in Italia, nonostante l’ultimo raduno disputato ad Obertilliach, limitando comunque gli spostamenti per ritiri all’estero, siete comunque riusciti a svolgere il programma di lavoro prefissato per finalizzare al meglio i carichi di lavoro per la prossima stagione?

“Non è cambiata molto per noi la situazione, potrebbe cambiare ad ottobre quando avremo bisogno di sfruttare i ghiacciai. La preparazione è stata leggermente diversa perchè non siamo potuti andare per esempio a Ruhpolding o in Francia, però non credo che questa mancanza ci abbia penalizzato”.

A proposito, anche a Forni Avoltri, sede dei tuoi allenamenti quando sei a casa, sono in corso dei cambiamenti perchè il poligono è in fase di ristrutturazione.

“Esatto, stanno rifacendo il poligono. Non vedo l’ora che sia pronto perchè attualmente stiamo sparando su sagome provvisorie e fortunatamente possiamo allenarci anche al tiro. Stanno facendo un bellissimo lavoro e sono desiderosa di provarlo perchè sarà un centro di assoluto livello”.

C’è grande incertezza per quanto riguarda la prossima stagione, sia sul calendario che sull’eventuale presenza del pubblico in pista. Sei riuscita a conquistare comunque un podio nell’ultima gara disputata a Kontiolahti a porte chiuse, pensi che si possa replicare anche per tutta la prossima stagione?

“Sicuramente avere il pubblico sarebbe tutta un’altra cosa, l’ambiente è molto più bello. Siamo abituati a essere incitati, però la cosa peggiore sarebbe doversi preoccupare anche del rischio contagio, nell’eventualità di presenza di persone positive. Per poter gestire meglio la situazione in questo periodo e diminuire i rischi possiamo comunque gareggiare anche senza pubblico, come abbiamo fatto nelle ultime tappe della passata stagione. Speriamo che la situazione migliori dal punto di vista della salute”.

Lisa sta crescendo e maturando: di recente sei andata a convivere e durante il lockdown hai potuto sviluppare alcune passioni tra le quali la cucina, supportando anche il cuoco della nazionale Arturo Epis durante il raduno.

“Il lockdown per me è stata una botta di vita, dove ho alternato riposo, soprattutto mentale. Mi sono concentrata sul fare tutte le cose che mi facessero stare bene: dalla legna e lavori manuali che mi lasciavano sviare dal mio mondo, ma soprattutto mi sono impegnata in cucina, dilettandomi ai fornelli. Volevo imparare a cucinare anche perchè andando a convivere non volevo fare figure, quindi ho voluto imparare. No, in realtà ho sempre avuto la passione per la cucina, ma non ho mai avuto il tempo di svilupparla e la quarantena mi ha permesso di spadellare”.

nicolo.persico@oasport.it

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