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Calcio femminile, Qualificazioni Europei 2022: dove eravamo rimasti? La situazione del girone dell’Italia

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La speranza c’era. La Nazionale italiana di calcio femminile non vedeva l’ora di scendere in campo giovedì 17 settembre contro Israele nel settimo incontro della propria avventura nelle qualificazioni agli Europei 2022 (gruppo B). Niente da fare. Le restrizioni per il contenimento della pandemia Covid-19 adottate dallo Stato di Israele non ha permesso alla selezione di essere presente a Empoli contro le azzurre e dunque tutto rinviato a data da destinarsi.

Per questo motivo la truppa di Milena Bertolini dovrà attendere fino al 22 settembre per calcare un rettangolo verde: si tratta della sfida contro la Bosnia Erzegovina (Zenica, ore 16). Le motivazioni per far bene non mancano in un girone nel quale la formazione tricolore è in testa con 18 punti: 6 vittorie in altrettante partite, 19 gol fatti e 2 subiti. Tuttavia, in questo raggruppamento, l’avversaria vera l’Italia ancora non l’ha affrontata e cioè la Danimarca, che con una partita in meno ha 15 punti e soprattutto 29 reti realizzate e nessuna subita. Pertanto, nel discorso qualificazione ciò potrebbe incidere.

CLASSIFICA GRUPPO B

Pos Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Italia Italia 18 6 6 0 0 19 2 +17
2. Danimarca Danimarca 15 5 5 0 0 29 0 +29
3. Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina 15 7 5 0 2 16 8 +8
4. Israele Israele 4 6 1 1 4 8 11 -3
5. Malta Malta 4 7 1 1 5 5 22 -17
6. Georgia Georgia 0 7 0 0 7 2 36 -34

Ricordiamo che le prime squadre dei nove gironi si qualificheranno direttamente alla fase finale del torneo, mentre le seconde classificate avranno accesso diretto alla fase finale solo se è tra le migliori tre seconde dei nove gruppi di qualificazione, altrimenti si andrà ai play-off qualificazione. In caso di parità di punti tra due o più compagini di uno stesso gruppo, le posizioni in classifica verranno determinate prendendo in considerazione, nell’ordine, i seguenti criteri:

  1. maggiore numero di punti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  2. migliore differenza reti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  3. maggiore numero di reti segnate negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  4. maggiore numero di reti segnate in trasferta negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa), valido solo per il turno di qualificazione a gironi;
  5. se, dopo aver applicato i criteri dall’1 al 4, ci sono squadre ancora in parità di punti, i criteri dall’1 al 4 si riapplicano alle sole squadre in questione. Se continua a persistere la parità, si procede con i criteri dal 6 all’11;
  6. migliore differenza reti;
  7. maggiore numero di reti segnate;
  8. maggiore numero di reti segnate in trasferta;
  9. maggiore numero di vittorie nel girone;
  10. maggiore numero di vittorie in trasferta nel girone;
  11. classifica del fair play;
  12. posizione nel ranking UEFA in fase di sorteggio.

Per questa ragione, le azzurre non potranno distrarsi e dovranno dar seguito alla sequenza di risultati senza macchia, replicando il successo di Palermo (2-0) contro le bosniache, ottenuto l’8 ottobre 2019 (reti di Cristiana Girelli e di Manuela Giugliano). Bertolini è consapevole di ciò perché poi quando sarà la volta di affrontare la Danimarca il 27 ottobre tra le mura amiche e soprattutto il 1° dicembre in trasferta bisognerà arrivare in una situazione di classifica favorevole o quantomeno non compromessa se si vorrà puntare all’accesso diretto alla fase finale della manifestazione continentale.

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Foto: LaPresse

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