Ciclismo
Ciclismo, Davide Cassani: la prima perla iridata dopo i tre titoli europei. E domenica…
Davide Cassani è il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di ciclismo dal gennaio 2014. Quello è in corso è il suo settimo anno alla guida degli azzurrri. Fino a questa mattina non era mai riuscito a vincere un Mondiale con i suoi ragazzi. L’Italia è sempre stata protagonista nelle rassegne iridate nell’ultimo lustro abbondante, ha sempre dato spettacolo in tutte le corse, ma la maglia arcobaleno era sempre sfuggita. L’anno scorso si era andati vicinissimi con Matteo Trentin, beffato allo sprint dal danese Mads Pedersen. Nel 2018, sul durissimo circuito di Innsbruck, ci aveva provato Gianni Moscon, crollato soltanto negli ultimi metri della salita conclusiva sotto i colpi di Alejandro Valverde e Romain Bardet. Nel 2017 il quarto posto di Matteo Trentin nella volata trionfale di Peter Sagan a Doha. Lo slovacco aveva trionfato anche nel 2016 (quinto posto di Giacomo Nizzolo) e nel 2015, quando non ci fu nemmeno un italiano in top-ten come nel 2014 (uniche due volte nella gestione Cassani).
Tanti “pali”, molto spettacolo, una sola medaglia d’argento e il bersaglio grosso che non è mai arrivato nelle prove in linea dei Mondiali. Oggi pomeriggio ci ha pensato uno strepitoso Filippo Ganna a spezzare il digiuno e a trionfare nella cronometro di Imola, portando a casa il primo oro iridato della storia del nostro Paese in questa specialità. Top Gun ha fatto centro e ha mandato in visibilio anche il CT, capace di festeggiare la prima maglia arcobaleno della carriera dopo aver trionfato per ben tre volte consecutive agli Europei: due anni fa con Matteo Trentin, nel 2019 con Elia Viviani, il 26 agosto scorso con Giacomo Nizzolo.
E ora si punta tutto su domenica, giorno della prova in linea dei Mondiali casalinghi: l’Italia non partirà con i favori del pronostico, ma proverà a giocarsela e a inventarsi qualcosa, come sempre. Vincenzo Nibali, Diego Ulissi, Alberto Bettiol, ma anche il giovane Andrea Bagioli e il tonico Damiano Caruso, possono provare un’azione su un percorso durissimo, caratterizzato da due salite da ripetere nove volte per 5000 metri di dislivello. Dopo 7 anni di onorata gestione e un eccellente lavoro per dare lustro al ciclismo italiano, Davide Cassani spera di poter piangere di gioia sulla sua ammiraglia azzurra.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse
Gabriele Dente
25 Settembre 2020 at 23:12
Per quello che ha mostrato da ct meriterebbe di vincere ancora tanto alla guida della nazionale. A me che sono un semplice appassionato e tifoso, Cassani sembra un tecnico estremamente bravo e competente. Non dimentichiamo che negli anni da ct ha a disposizione ottimi ciclisti ma non ha i fuoriclasse.