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Ciclismo, Mondiali 2020: Damiano Caruso il migliore italiano al traguardo. Il siciliano è decimo dopo la top-10 al Tour de France

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Ancora una volta Damiano Caruso. Non nascondiamoci, ad eccezione del fenomeno Ganna, non è un bel momento per il ciclismo italiano: con Vincenzo Nibali sul viale del tramonto, Fabio Aru ormai irriconoscibile e tanti giovani di belle speranze che devono ancora dimostrare di essere all’altezza dei palcoscenici più importanti, a salvare l’onore del Bel Paese è stato ancora una volta il siciliano, che, dopo la top-10 al Tour de France, è riuscito a piazzarsi tra i primi dieci anche al termine della prova in linea maschile dei Mondiali 2020 di ciclismo su strada.

Imola come Parigi, insomma. Ed è un bel messaggio per tutto lo sport: la dimostrazione pratica che il duro lavoro paga, che anche tenendo il profilo basso e senza fare tanti proclami si può dire la propria ai massimi livelli di competizione. Avevamo elogiato Damiano Caruso già durante il Tour de France, dove, pur partendo da semplice gregario di Mikel Landa, l’azzurro della Bahrain-McLaren era riuscito ad emergere nella classifica generale e a conquistare un decimo posto che è un traguardo di grande prestigio. Un risultato che è arrivato giorno dopo giorno: mentre alcuni big crollavano, il siciliano ha tenuto botta anche sulle salite più dure e nell’ultima settimana ha poi alzato ulteriormente il livello, prima tentando una fuga da lontano in montagna e poi spingendo a tutta nella cronometro e riuscendo così a sorpassare all’ultima curva Alejandro Valverde.

Non è stata una prima volta per il trentaduenne nativo di Ragusa, che è uno dei pochi italiani che è stato in grado di concludere i tre Grandi Giri nelle prime dieci posizioni: ottavo al Giro d’Italia 2015, nono alla Vuelta di Spagna 2014, decimo al Tour de France 2020. Anche quest’oggi Caruso ha confermato di essere un corridore di ottimo livello. La gara è stata dura e l’Italia non è riuscita a studiare un attacco che potesse essere efficace: troppo alto il ritmo imposto dal Belgio per Nibali e compagni. Sull’ultima salita di Gallisterna Alaphilippe ha fatto la differenza ed è arrivato in solitaria al traguardo; nel secondo gruppetto di inseguitori, a 53” dal transalpino, c’era anche Caruso, che ha perso la volata con Michael Matthews, Alejandro Valverde e Maximilian Schachmann, ma è comunque riuscito a centrare un buon decimo posto.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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