Ciclismo
Ciclismo, Mondiali 2020: Tadej Pogacar ha cercato il bis dopo il Tour de France. Attacco coraggioso, ma la benzina è finita
Tadej Pogacar, anche oggi, si è dimostrato il più coraggioso. Lo sloveno, che ha attaccato a quaranta chilometri dal traguardo, sul penultimo passaggio sulla Gallisterna, è stato l’unico che ha provato a variare sullo spartito. La sua azione, pur vana, ha comunque costretto il Belgio a inseguire a tutta e ha avuto l’effetto di indebolire fortemente la nazionale di Van Aert, la quale è arriva all’ultima tornata con pochi uomini accanto al suo capitano.
Purtroppo per lui, nessuno ha voluto o ha potuto seguire l’allungo di Pogacar. Se un paio di corridori di altre nazionali, magari Italia e Spagna dato che erano le più numerose nel gruppo di testa nel finale, lo avessero seguito, l’azione sarebbe stata decisamente più credibile e avrebbe anche rischiato di pagare dei dividendi importanti, dato che la Francia si era già sciolta e solo il Belgio ha inseguito lo sloveno.
Dopo l’ennesima prestazione da protagonista, seppur certamente non paragonabile a quelle sfornate sulle strade del Tour de France, ora attendiamo con interesse di vederlo protagonista nelle classiche. Lo sloveno, infatti, nelle prossime settimane sarà della partita in tutte e tre le gare delle Ardenne e, oltretutto, si presenterà al via anche del Giro delle Fiandre.
Tadej non si pone limiti, e questo ormai non ci sorprende più, e ora vuole misurarsi anche con i muri della grande classica fiamminga. Li ha già assaggiati da U23, quando chiuse nel gruppo di testa la Ronde van Vlaanderen Beloften. Quella gara, pur essendo la sorella minore del Giro delle Fiandre, ha poco da spartire con quella dei professionisti, decisamente più dura. Ma da un corridore come Pogacar, che ci ha mostrato di avere ben pochi limiti, ci aspettiamo che possa sorprendere anche tra i grandi tra le strade della manifestazione sportiva più sentita di quella terra in cui il ciclismo è una religione.
luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse