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Ciclismo, Mondiali 2020: Vincenzo Nibali capitano o jolly dell’Italia? Percorso non ideale. E Bettiol…

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Prima Gianni Moscon, poi Giulio Ciccone, infine Davide Formolo. La sfortuna si è accanita contro la Nazionale italiana di ciclismo al maschile. Se da una parte c’è la gioia per i Mondiali che saranno organizzati nel Bel Paese ad Imola, dall’altra c’è la rabbia per non poter schierare tre delle pedine che sarebbero state fondamentali nel ruolo di capitano nella manifestazione iridata. Davide Cassani, commissario tecnico azzurro, dovrà dunque pescare nel proprio mazzo per riuscire a disputare una corsa di alto livello e per far sognare il titolo alla banda tricolore.

L’usato sicuro è rappresentato ovviamente da Vincenzo Nibali, che quest’anno avrebbe puntato tutto oltre che sul Giro d’Italia proprio su Mondiali ed Olimpiadi. Purtroppo però la pandemia ha sicuramente scombinato i piani del siciliano che al momento, impegnato nella Tirreno-Adriatico, appare ben lontano dalla condizione migliore. Più che da capitano, visto anche un percorso non perfetto per le proprie caratteristiche (lo Squalo avrebbe preferito quello di Aigle-Martigny in Svizzera), il corridore della Trek-Segafredo potrebbe fungere da jolly per la squadra azzurra. 

Chi avrà dunque i gradi di leader? Difficile prevederlo quando mancano più di due settimane all’evento. La speranza è quella che corridori come Diego Ulissi ed Andrea Bagioli, andati a visionare il circuito iridato, possano esplodere definitivamente trovando la giornata della vita. Chi è già riuscito a farsi notare per un’impresa clamorosa è Alberto Bettiol, che nel 2019 ha agguantato il Giro delle Fiandre: servirebbe un colpaccio, ma l’uomo della EF al Tour de France si sta disimpegnando bene nel ruolo di gregario, mettendo chilometri nelle gambe che in funzione della prova mondiale potrebbero essere fondamentali.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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