Ciclismo
Ciclismo, Tom Dumoulin: “Ad inizio anno ho pensato al ritiro, ora dopo un buon Tour voglio i Mondiali di Imola”
Tom Dumoulin chiude un Tour de France 2020 nel quale si è speso anima e corpo in sostegno di Primoz Roglic con il team Jumbo-Visma che, tuttavia, è arrivato sugli Champs-Élysées senza la tanto attesa maglia gialla per il suo uomo di punta sloveno. Per l’olandese, che comunque ha concluso al settimo posto della classifica generale, la Grand Boucle ha rappresentato un vero e proprio mix di emozioni, come lui stesso ha confermato a Cyclingnews. “Se devo essere sincero, sono stato molto vicino al ritiro dall’attività agonistica dopo il lungo infortunio al ginocchio – rivela – Ad inizio del 2020 pensavo davvero di dire basta. Il ko del Giro 2019 mi aveva davvero segnato, quindi nell’ultimo anno tra problemi fisici vari e pandemia, non ho potuto prepararmi al meglio”. Sulla carta Tom Dumoulin doveva essere una delle tre punte del team olandese al Tour de France ma Steven Kruijswijk è stato costretto ad abbandonare il progetto dopo aver subito una lussazione alla spalla al Critérium du Dauphiné.
Al Tour, quindi, Dumoulin si è ritagliato un ruolo da vero e proprio gregario di lusso per Primož Roglič con un lavoro davvero encomiabile, fino alla fine. “Sono orgoglioso di me stesso per aver raggiunto nuovamente questo livello. Sono arrivato settimo e ho gareggiato per la vittoria nella cronometro, se me lo avessero detto ad aprile, non ci avrei creduto. Ho passato un periodo davvero terribile dopo il mio infortunio al ginocchio. Poi sono arrivati i problemi intestinali ed il coronavirus, come se non bastasse … posso dire che ero più vicino a fermarmi che a continuare. Da maggio, poi, ho provato a riprendere il filo. Amo il ciclismo e ho iniziato a lavorare per il Tour. Le cose sono andate sempre meglio, ma fino ad oggi non mi sento a mio agio sulla bici”.
Sabato Dumoulin voleva vincere la cronometro di fine Tour, ma Tadej Pogačar ha stupito tutti, lui in primis. “Non so come abbia chiuso un minuto più veloce di me. I miei valori erano degni del campionato del mondo. Ecco perché sono rimasto ancora più sorpreso dal fatto che Pogačar fosse 1:21 sotto il mio tempo”.
Dumoulin è già stato confermato come parte della squadra olandese per i prossimi Campionati del mondo su strada (24-27 settembre), anche se la sua partecipazione alla cronometro dipende da come si sentirà nei prossimi giorni. “Torno a casa per qualche giorno quindi mercoledì volerò a Imola per i Mondiali. Tutto dipenderà da come mi sentirò. La cronometro di venerdì è ancora soggetta a cambiamenti. Sono d’accordo con l’allenatore della nazionale Koos Moerenhout sul fatto che vedrò come uscirò dal Tour. Mi sento bene, ma ho avuto un momento difficile. Non voglio sovraccaricarmi e portarlo nel prossimo anno”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse