Formula 1

F1, GP Italia 2020: AlphaTauri, il miracolo è servito. Impresa cosmica, Pierre Gasly vince: prima volta storica

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Domenica scorsa, a Spa-Francorchamps, Pierre Gasly si è reso protagonista di un sorpasso epico all’Eau Rouge nonostante Sergio Perez lo stesse schiacciando contro il muro. Il francese ha dimostrato di avere attributi d’acciaio, tenendo giù il piede sull’acceleratore per completare la manovra ai danni del messicano. Non ne ha parlato quasi nessuno, nonostante sia stata un’azione fantastica che ha messo in mostra tutto il talento del transalpino. Evidentemente deve esserci una giustizia divina, perché quest’oggi a Monza Gasly si è preso tutte le luci della ribalta, ottenendo una clamorosa vittoria.

D’accordo, c’è una certa dose di fortuna in quanto avvenuto in Brianza. Il francese è stato uno dei piloti che hanno beneficiato maggiormente dell’ingresso della safety car, in quanto aveva già effettuato la sua sosta ai box. La chiusura della pit-lane ha obbligato il gruppo a ricompattarsi e, in questo modo, il transalpino non solo ha azzerato il ritardo accumulato in pista, ma ha anche potuto superare tantissimi avversari. Al tempo stesso l’errore della Mercedes, che ha richiamato Lewis Hamilton ai box quando non era consentito entrare, procurando una penalità al britannico, ha spalancato la porta della prima posizione a chiunque. Cionondimeno, al di là delle circostanze favorevoli, bisogna sottolineare come Gasly abbia successivamente meritato di vincere.

Fiutata al volo la grandissima occasione, si è reso protagonista di una seconda partenza eccellente, durante la quale ha subito superato Lance Stroll. Questo è stato il segreto del suo successo, poiché si è sbarazzato di un pericoloso avversario e ha potuto costruire un piccolo, ma preziosissimo margine di quattro secondi su Carlos Sainz, nel frattempo bloccato dietro a Kimi Räikkönen. Quei quattro secondi si sono rivelati un tesoretto determinante nella corsa all’affermazione. Al riguardo, va rimarcato come Pierre abbia guidato da veterano consumato, senza sbagliare niente nonostante una pressione enorme sulle spalle. Un trionfo da applausi, che dimostra come il francese sia notevolmente cresciuto e maturato rispetto alla prima parte della scorsa stagione, quando aveva preso le sberle da Max Verstappen alla Red Bull, venendo poi retrocesso all’Alpha Tauri durante l’estate. In Giappone, patria della Honda, portata a sua volta al successo, si dice che a volte per fare tre passi avanti bisogna prima farne due indietro. Il concetto ha trovato applicazione pratica proprio nella gara odierna.

A proposito di Alpha Tauri, deve esserci qualcosa di magico che lega la Scuderia di Faenza a Monza, perché non è il primo trionfo della storia del team da queste parti. Nel 2008, quando la squadra portava il nome di Toro Rosso, riuscì a partire dalla pole position e a vincere grazie a Sebastian Vettel, che si rivelò al mondo in un weekend condizionato dalla pioggia. Anche in quel caso le circostanze aiutarono, soprattutto in qualifica, ma il pilota ci mise molto del suo per portare la vettura a passare per prima sotto la bandiera a scacchi.

Insomma, quello odierno è stato a tutti gli effetti un miracolo, ma bisogna ammettere che in Alpha Tauri se lo sono guadagnato tutto. Il team lavora spesso in silenzio all’ombra della Red Bull, ottenendo comunque risultati di tutto rispetto. In uno dei momenti più delicati nella storia della Ferrari,  la Dea bendata ha deciso di dare una mano all’automobilismo italiano, permettendo all’altra squadra del Bel Paese di brillare di luce propria. Come si suole dire, la fortuna aiuta gli audaci e Gasly, di audacia, ne ha messa in mostra parecchia a Spa-Francorchamps. Oggi, evidentemente, ha raccolto i dividendi di quel sorpasso clamoroso passato ingiustamente sotto traccia.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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