Formula 1
F1, GP Italia 2020: analisi prove libere. Hamilton e Mercedes dominanti anche senza party-mode, l’Italia si affida alla…AlphaTauri!
A Monza si è conclusa la prima giornata del weekend del Gran Premio d’Italia di Formula Uno 2020. Andiamo, dunque, ad analizzare quanto visto quest’oggi nell’autodromo brianzolo, effettuando la consueta disamina squadra per squadra, cercando di capire quali possono essere le prospettive di ogni team per i prossimi due giorni.
MERCEDES – Venerdì, a Spa-Francorchamps, le “Frecce nere” non avevano rubato l’occhio, salvo poi dominare la scena tra qualifica e gara. Oggi, invece, la Casa di Stoccarda ha subito sbaragliato la concorrenza dimostrandosi inattaccabile. L’impressione è che alla luce di quanto visto oggi non ci sarà bando della party mode che tenga. La Mercedes, infatti, sembrerebbe aver già prenotato la pole position. Resta solo da capire chi tra Lewis Hamilton e Valtteri Bottas partirà davanti a tutti.
Hamilton 59 giri (27+32); Bottas 57 giri (28+29)
FERRARI – Il calvario cominciato a Spa-Francorchamps prosegue nonostante le novità apportate. Le ali a bassissimo carico sanno tanto di palliativo per una monoposto dal motore spompato e dall’aerodinamica inefficiente. Charles Leclerc e Sebastian Vettel sono costretti ad arrabattarsi con un’auto semplicemente inadeguata per competere ai massimi livelli in Formula Uno, soprattutto su questo genere di tracciati. Sia il tedesco che il monegasco hanno faticato a tenere la vettura in pista, finendo entrambi nella ghiaia alle curve di Lesmo. Un fatto che non sorprende, considerando come si viaggi con un carico aerodinamico minimo. Inutile farsi illusioni, la sintesi della situazione è stata data da un team radio del monegasco durante la seconda sessione di prove libere: “Che disastro. Ok, è un buon test in vista delle qualifiche, ma saranno un disastro”. Non serve aggiungere altro. Certo, la classifica dei tempi è meno deficitaria rispetto al Belgio, ma si può essere rinfrancati nel vedere le Rosse impantanate a centro classifica, in quanto non si tratta di posizioni consone al blasone e al budget del team.
Leclerc 57 giri (25+32); Vettel 52 giri (24+28)
RED BULL – Per quanto visto quest’oggi, l’obiettivo massimo per le qualifiche sarà la terza posizione. Infatti stavolta neppure Max Verstappen è riuscito a infastidire le Mercedes, che hanno rifilato distacchi pesantissimi persino all’olandese. Alexander Albon si è distinto in positivo durante la mattinata, mentre nel pomeriggio non ha neppure tentato il time attack. Sono la seconda forza della Formula Uno, ma restano molto lontani dalla prima.
Verstappen 52 giri (22+30); Albon 66 giri (30+36)
ALPHA TAURI – Sono state la grande sorpresa della giornata, perché a conti fatti si sono proposte come terza forza in campo, alle spalle solo di Mercedes e Red Bull, soprattutto se si guarda al long run. Un sogno per la squadra di base a Faenza, dunque in tutto e per tutto italiana nonostante sia finanziata da capitali austriaci. Peraltro non va dimenticato come nel 2008, quando ancora si chiamava Toro Rosso, il team abbia ottenuto proprio a Monza una clamorosa vittoria. Che sia l’aria della Brianza a far bene alle Alpha Tauri? Di sicuro oggi Pierre Gasly e Daniil Kvyat sono stati protagonisti e per domani l’obiettivo minimo sarà quello di portare ambedue le monoposto in Q3, con il sogno di piazzarne almeno una nelle prime tre file.
Gasly 52 giri (27+25); Kvyat 66 giri (31+35)
RACING POINT – L’impressione è che le “Mercedes rosa” si siano un po’ sgonfiate tra Spa-Francorchamps e Monza. Prestazione discreta per il team di base a Silverstone, ma complessivamente Mercedes, Red Bull e persino Alpha Tauri appaiono lontane. Se non si dovesse alzare l’asticella, in vista delle qualifiche, l’ambizione massima sarà quella di entrare con entrambi i piloti in Q3.
Perez 56 giri (25+31); Stroll 52 giri (21+31)
MC LAREN – Per quanto visto oggi la McLaren sembrerebbe più competitiva sul giro secco di quanto non lo sia sul long run. Addirittura sulla prestazione pura il valore del team di Woking è apparso in linea con quello delle Alpha Tauri, dunque tale da ambire a essere la terza forza in campo. Da verificare, invece, la tenuta sul passo gara. Di sicuro l’obiettivo per domani sarà quello di portare entrambe le vetture in Q3. Da rimarcare come nella giornata odierna Lando Norris abbia perso quasi un’ora di lavoro a causa di problemi tecnici alla sua monoposto nella FP3, riuscendo comunque a risultare velocissimo.
Sainz 57 giri (27+30); Norris 48 giri (29+19)
RENAULT – Ci eravamo abituati a vedere almeno una Renault nei quartieri nobili della classifica al termine di ogni sessione di prove libere, oggi non è stato così, in quanto Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon hanno sempre galleggiato nella parte centrale della classifica, senza trovare un vero e proprio guizzo. Anzi, i piloti della Régie sono apparsi piuttosto anonimi. Si vedrà quale sarà la situazione nella giornata di domani, perché nelle precedenti uscite è già capitato di vedere notevoli sbalzi di rendimento da parte delle monoposto francesi.
Ricciardo 51 giri (22+29); Ocon 60 giri (28+32)
HAAS – In mattinata il team americano aveva fatto nettamente meglio dell’Alfa Romeo, controparte “naturale” essendo un cliente Ferrari. Nel pomeriggio invece le vetture del Biscione hanno fatto leggermente meglio. Niente di nuovo sotto il Sole, si lotterà per portare una monoposto in Q2.
Magnussen 48 giri (19+29); Grosjean 54 giri (20+34)
ALFA ROMEO – Decisamente anonime durante la FP1, meglio nella FP2, durante la quale Antonio Giovinazzi ha trovato un guizzo che lo ha collocato in scia a Vettel. Il sogno è di portare una vettura in Q2, magari proprio quella dell’italiano che non è ancora entrato tra i primi quindici in qualifica in questa stagione e ha sicuramente bisogno di un buon risultato dopo il botto di Spa.
Räikkönen 59 giri (27+32); Giovinazzi 55 giri (24+31)
WILLIAMS – L’ultimo weekend con un membro della famiglia Williams al timone del team non comincia certo nel migliore dei modi. Le vetture di Grove sono perennemente rimaste nei bassifondi della classifica e, per di più, in mattinata Roy Nissany ha fatto meglio di Nicolas Latifi. Per domani la speranza è sempre la solita, ovvero quella di portare una vettura in Q2. Fare di più appare, francamente, impossibile.
Russell 34 giri (solo pomeriggio); Latifi 54 giri (22+32); Nissany 25 giri (solo mattino)
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Foto: La Presse