Formula 1

F1, GP Italia 2020: come ha fatto Pierre Gasly a vincere la gara? L’analisi tattica e il successo a sorpresa

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Grandissima incertezza ed emozioni a non finire quest’oggi a Monza in occasione del Gran Premio d’Italia 2020 di F1, vinto clamorosamente da Pierre Gasly con l’AlphaTauri. Un risultato a dir poco sensazionale per l’ex Toro Rosso (e ancor prima Minardi), che ha pescato un vero e proprio jolly strategico grazie ad una serie di circostanze favorevoli e ad una prestazione di altissimo livello da parte del pilota francese. Andiamo dunque a ripercorrere le tappe e gli episodi che hanno portato all’insperato ed imprevedibile trionfo della scuderia italiana con sede a Faenza proprio nella gara di casa, 12 anni dopo la memorabile prima vittoria ottenuta da Sebastian Vettel con la Toro Rosso motorizzata Ferrari proprio a Monza sotto la pioggia.

Gasly è scattato dalla decima piazzola in griglia, appena davanti al compagno di squadra Danill Kvyat, conservando di fatto la sua posizione nel corso del primo stint di gara. Il transalpino, ex campione GP2 nel 2016, ha cominciato presto a fare fatica sul ritmo con gomme soft perdendo la scia della Renault di Esteban Ocon e tappando dietro di sé l’altra AlphaTauri di Kvyat (su gomma hard). Al 20° giro il muretto box decide di anticipare la sosta di Gasly, richiamandolo al pit una tornata prima del previsto, mentre in uscita dalla Parabolica sventolano le bandiere gialle per permettere ai commissari di rimuovere da bordo pista la Haas di Magnussen. Si tratta del momento chiave dell’intera stagione per il team romagnolo, baciato quest’oggi dalla Dea Bendata.

Circa 30″ dopo l’ingresso ai box del francese, la direzione gara fa scendere in pista la Safety Car chiudendo inoltre la pit-lane. A questo punto il gruppo si ricompatta dietro la vettura di sicurezza senza possibilità di effettuare la sosta obbligatoria ai box, favorendo clamorosamente tutti i piloti che hanno già cambiato pneumatici. Il primo di questi è proprio Gasly (se si escludono Hamilton e Giovinazzi, poi penalizzati per essere entrati ai box con pit-lane chiusa), che alla ripartenza si ritrova clamorosamente in terza piazza alle spalle di Hamilton e di Stroll. Quest’ultimo infatti non si è fermato come gli altri in regime di Safety, nel momento in cui è stata riaperta la pit-lane, ma per questo motivo non rappresenta apparentemente una minaccia per le posizioni di vertice.

Lo scenario però cambia ulteriormente al 25° passaggio con la bandiera rossa provocata dallo schianto della Ferrari di Leclerc in Parabolica, che consente alla Racing Point di effettuate il cambio gomme sulla RP20 di Stroll senza perdere di fatto neanche una posizione. Sulla griglia di partenza della “seconda manche”, l’AlphaTauri si trova dunque virtualmente in piazza d’onore ma Gasly trova uno scatto perfetto allo spegnimento dei semafori e svernicia Stroll portandosi davanti a tutti nel momento in cui il Campione del Mondo si ferma ai box per scontare la sua penalità (stop and go di 10 secondi). Pierre Gasly a questo punto è consapevole di avere l’occasione della vita e si mette a spingere come un forsennato, resistendo strenuamente al tentativo di rimonta finale della McLaren di Sainz.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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