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F1, GP Italia 2020: Ferrari, così non va! Errori di strategia e motore ai minimi: Monza è un incubo

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13° e 17° posto: sono questi i risultati delle qualifiche del GP d’Italia (ottavo round del Mondiale 2020 di F1) dei due ferraristi Charles Leclerc e del tedesco Sebastian Vettel. Mai così male la Rossa nel Tempio della velocità. Il giudizio della pista in questo sabato di time-attack è stato inappellabile e fanno riflettere le parole di Leclerc che, nel suo team-radio, dice: “Non ne avevo più di così“. Un giro perfetto per qualificarsi 13°?

Fa male perché la Rossa ormai procede in questo 2020 pieno di negatività, dando l’impressione di aver messo da parte qualunque velleità e lavorando in prospettiva. Il regolamento 2020, quello del congelamento di motore, telaio e cambio, non lascia scampo e il ragionamento dei vertici è il seguente: ha senso investire su di una macchina che al massimo può portare a una terza posizione nel campionato costruttori? Il Cavallino Rampante, al di là di alcune parole di circostanza, la sua resa per la stagione corrente e in parte per quella del 2021 l’ha già manifestata. Sì, perché l’anno prossimo il telaio della macchina sarà lo stesso, come anche le sospensioni. Cambierà il motore, uno degli aspetti più critici di una monoposto che da “dragster” si è trasformata in un “trattore”, scomodando una citazione made in Alain Prost.

La Mercedes avanti anni luce deprime, amareggia di più vedersi alle spalle di monoposto come McLaren, Racing Point, Renault ed AlphaTauri. Oggi, nella Q3, era il prode Pierre Gasly a rappresentare qualcosa di italiano, visti i riferimenti della scuderia a Faenza. L’emblema di una squadra in tempesta che si aspettava tante sofferenze. Una Ferrari in confusione, però, anche dal punto di vista strategico, con la scelta di Vettel (per la prima volta fuori dopo la Q1 non per cause tecniche) di entrare in pista in cerca di una scia e finendo nel “traffico di Ferragosto”. Conclusione? Un disastro e Seb costretto a rilasciare le sue dichiarazioni con doveroso anticipo, cercando di trovare un aspetto confortante che non c’è. Approcciarsi alla gara di domani con ottimismo è molto difficile, con una vettura lenta dappertutto.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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