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F1, GP Italia 2020: la desolazione di Charles Leclerc e il 13° posto. Più di così non si può fare

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“Non potevo fare di più”. Si è concluso in questo amarissimo modo, con questo team radio, il sabato di Charles Leclerc. Il pilota della Ferrari ha chiuso le sue fatiche già nel Q2 delle qualifiche del Gran Premio d’Italia 2020 di F1, ma ormai questo non fa più notizia visto il livello della sua SF1000, con la consapevolezza di avere dato tutto quello che aveva per provare a mettere in carreggiata una monoposto talmente brutta e poco efficace da non sembrare vera. Non è complicato pensare a cosa stia ronzando nella mente del ventitreenne di Montecarlo. Lui il suo lo fa. Sempre. Anche oggi dopotutto. Ha spinto al massimo nel giro finale della Q2, ha spremuto tutto quello che poteva dalla sua macchina, ma il risultato è stato laconico.

Tredicesima posizione a due decimi dalla Q3. Un sabato davvero da incubo per il monegasco sul circuito brianzolo. Sia ben chiaro, nessuno si poteva aspettare molto di più dalla Ferrari, ma questo risultato (assieme al diciassettesimo di Sebastian Vettel) fa toccare alla scuderia con il Cavallino Rampante il punto più basso della propria storia recente. Sembrava che già quanto visto a Spa fosse impossibile da peggiorare, ma il sabato di Monza ha emesso un nuovo disarmante verdetto.

La monoposto tinta di rosso non va sotto nessun punto di vista, e non è minimamente all’altezza dei due piloti che vi siedono. Charles Leclerc poi, sta vivendo una vera e propria umiliazione sportiva. Dopo essere stato in pole un anno fa a Spa e Monza, il ferrarista si è visto autore di un passo all’indietro senza precedenti, né spiegazioni. Quanto visto oggi, poi, ha dell’incredibile. Un anno fa Charles Leclerc chiuse la Q1 in 1:20.126, la Q2 in 1:19.553 e la Q3 in 1:19.307. Oggi nella Q2 si è fermato a 1:20.273. Quasi un secondo più lento della sua pole del 2019.

Una situazione che non ha scuse per la Ferrari e che sta davvero ferendo il suo giovane talento. Mortificato, senza mezzi termini, da una vettura pessima. Un pilota del suo lignaggio meriterebbe ben altro, ovvero un mezzo che lo assecondasse per provare a vincere gare e titolo. Certo, contro queste Mercedes i piani sono complicati per tutti, ma alla Rossa non riesce più nemmeno di competere. Per Charles Leclerc questo 2020 (che comunque ha regalato due podi insperati) si sta sempre più trasformando in un triste calvario. Con la prospettiva che anche nel 2021 i sogni di gloria rimarranno ben chiusi nel cassetto. In un anno da pole e vittorie a eliminazioni nella Q2. Charles Aznavour cantava “Com’è triste Venezia”? Beh, per il monegasco sarebbe più calzante sostituire la città lagunare con Monza, suo malgrado…

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Foto: Lapresse

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