Formula 1

F1, GP Italia 2020: Lewis Hamilton e la Mercedes sbagliano. Gli errori delle Frecce Nere e la delusione del Re

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Lewis Hamilton non ha vinto il Gran Premio d’Italia 2020 di F1. Già di per sé, questa è la grande, se non grandissima, notizia del fine settimana di Monza. Il campione del mondo in carica, dopo aver dominato la scena tra prove libere e qualifiche, anche oggi in gara stava ribadendo la sua superiorità. Dopo una partenza impeccabile aveva fatto il vuoto, distanziando Carlos Sainz con un vantaggio ampiamente in doppia cifra in una ventina di giri. Tutto per lui, tuttavia, è cambiato a metà corsa. L’intera domenica è girata in un momento.

Giro numero 21. Lewis Hamilton viene richiamato ai box per il suo cambio gomme. La scuderia di Brackley vuole sfruttare l’eventuale Safety Car (che effettivamente arriverà puntuale) per lo stop di Kevin Magnussen. Ma, come il campione del mondo non può sapere, il danese è fermo all’imbocco della pit-lane. Per questo motivo la direzione gara decide di chiudere gli ingressi verso i box, per una questione di sicurezza. Il nativo di Stevenage si accorge nel corso della Parabolica che il semaforo è rosso, per cui inizia un rapidissimo scambio con il suo team radio.

Il suo ingegnere di pista si prende qualche secondo, provando a capire e gestire la situazione, ma alla fine richiama il suo pilota. La sensazione dell’inglese è che qualcosa non sia filato liscio a livello di semafori e chiusure di pit-lane e lo fa capire nel suo team radio. Come previsto dal fuoriclasse della Mercedes, infatti, arriva subito l’investigazione per quanto avvenuto. Nei minuti successivi arriva la penalizzazione per Antonio Giovinazzi per lo stesso motivo. Preludio della stessa sorte anche per il numero 44.

Stop&Go e ulteriori 10 secondi di stop. Una “mazzata” incredibile che Lewis Hamilton sconta immediatamente dopo la ripartenza dopo la bandiera rossa post-incidente di Charles Leclerc. Il gap del portacolori delle Frecce Nere si aggira sui 30 secondi nei confronti del leader Pierre Gasly, mentre Alexander Albon, penultimo, è distante circa 23 secondi. L’inglese li recupera in fretta, ma i giri alla fine sono pochi e non riesce ad andare oltre la settima posizione in classifica. Per sua fortuna i rivali non hanno fatto molto di più, anzi. Valtteri Bottas chiude quinto, Max Verstappen finisce ko per colpa della Power Unit. In poche parole, quindi, il campione del mondo vince anche quando non vince.

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Foto: Lapresse

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