Formula 1
F1, GP Italia 2020: Mercedes sempre dominante, il divieto del party-mode non ha cambiato nulla
Lewis Hamilton 1:18.887, Valtteri Bottas 1:18.956. La pole position del Gran Premio d’Italia 2020 di Formula Uno è risultata il solito, classico, inevitabile e indiscusso derby in casa Mercedes. 69 millesimi tra i due piloti delle Frecce nere che, in un colpo solo hanno sconfitto tutti i rivali e anche la FIA. Per quale motivo? La Federazione, da questo appuntamento, ha vietato l’utilizzo del cosiddetto “Party mode” nel corso delle qualifiche. Niente più mappature estreme del motore, dunque, per mezzo del famigerato “bottone magico”.
La speranza di Jean Todt e compagnia era quindi rendere meno scontate le battaglie per la pole position. Il risultato è stato davvero un clamoroso “boomerang”. Il primo dei “terrestri”, Carlos Sainz, ha concluso con il crono di 1:19.695. Per amore di precisione con un distacco di 808 millesimi da Lewis Hamilton. Guardando gli altri rivali la situazione si fa davvero impressionante. Quarto tempo per Sergio Perez in 1:19.720 a 833 millesimi, quindi il nemico pubblico numero uno, Max Verstappen, non è andato oltre l’1:19.795 a 908.
Dire che l’abolizione del “Party mode” è stato un clamoroso buco nell’acqua è probabilmente dire poco. Ma, bisogna ricordare che ci troviamo a Monza. Una pista unica nel suo genere. Oggi, poi, la Mercedes ha dominato più nel T2 e T3 che nel T1 (quello di pura velocità). La vera differenza le Frecce nere l’hanno realizzata nelle due curve di Lesmo, nella Variante Ascari e nella Parabolica. Il motore Mercedes, come sempre, ha fatto il vuoto (anche in casa Racing Point come si è visto) ma quello che oggi (e non solo oggi ovviamente) ha lasciato a bocca aperta tutti, è stato il carico aerodinamico che le W11 sanno produrre.
Probabilmente nei prossimi appuntamenti, Mugello in primis, la situazione potrebbe ricompattarsi, ma per quanto visto oggi sul tracciato brianzolo, il gap di prestazioni è eclatante. Pensate se il “Party mode” fosse stato ancora lecito. Le Mercedes, a spanne, avrebbero potuto limare altri 3-4 decimi ai loro tempi sensazionali. Un dominio tecnico che non ha precedenti. La scuderia di Brackley continua a mietere pole position, vittorie e titoli. I rivali si stanno sgretolando uno dopo l’altro, e anche la Federazione non sa più cosa inventarsi per provare a rendere meno monotono un campionato che è sempre più cannibalizzato dalle Frecce nere. E non certo da questo 2020…
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse