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F1, GP Russia 2020: analisi qualifiche. Lewis Hamilton domina nonostante tutto, la Red Bull è Verstappen, Ferrari ancora assente

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Le qualifiche del Gran Premio di Russia 2020 di Formula Uno rischiavano di presentare un copione quanto mai scontato. Le due Mercedes erano pronte, se non prontissime, a monopolizzare la scena e, soprattutto, la prima fila dello schieramento di partenza della pista di Sochi (domani la gara scatterà alle ore 13.10). Le tre manche odierne, invece, hanno regalato più sorprese del previsto. Certo, in vetta troviamo sempre Lewis Hamilton, ma al suo fianco non ci sarà Valtteri Bottas, bensì Max Verstappen, e questa già di per sé non è una notizia di poco conto. Sul fronte Ferrari, invece, è arrivata una ennesima doppia eliminazione nel corso della Q2, ma in questo caso le recriminazioni non mancano. Andiamo, però, con ordine.

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Lewis Hamilton ha stampato la sua pole position numero 96 della carriera, un numero letteralmente spaventoso, che domani potrebbe corroborare con la vittoria numero 91 raggiungendo, com’è ben noto, il record assoluto di Michael Schumacher. L’inglese ha dovuto superarsi, soprattutto nella Q2. Prima è stato costretto a rifare il suo giro con le gomme medie (per colpa di una uscita di pista nell’ultima curva) quindi ha dovuto ripartire a 2:15 dalla fine (stavolta con le soft) perchè il suo tentativo è stato stoppato dalla bandiera rossa sventolata per il “botto” di Sebastian Vettel.

Il fuoriclasse nativo di Stevenage ha mantenuto la calma, si è fatto largo dei rivali nel giro di lancio, vissuto con il cuore in gola, e ha comodamente conquistato la Q3 nella quale, poi, è andato a riscrivere il record della pista appoggiata sulle sponde del Mar Nero. 1:31.304, con oltre mezzo secondo rifilato al più immediato inseguitore, Max Verstappen, che ha confermato come l’olandese e la sua Red Bull possano davvero fare bene anche domani in gara. Alle loro spalle ci sono le solite Renault e McLaren (mentre stupisce il quarto posto di Sergio Perez con la Racing Point, non tanto per il valore della vettura tinta di rosa, quanto perchè non ha a disposizione gli aggiornamenti come il suo compagno di team Lance Stroll) e, come spesso capita, non le Ferrari.

Le due monoposto di Maranello, infatti, hanno chiuso già nella Q2 il loro sabato. Sebastian Vettel andando a sbattere malamente in curva 6, rovinando anche i piani di Charles Leclerc che, da li a pochi secondi, quasi lo andava a centrare in piena traiettoria. Il monegasco, invece, non ha avuto modo di difendere il suo ottavo posto, anche per il caos-traffico conclusivo e domani sarà costretto a scattare dalla undicesima posizione.  Per il team con il Cavallino Rampante si annuncia una nuova domenica di passione. Charles Leclerc potrà scegliere le gomme con le quali partire, ma il T1, quello di maggiore velocità, sarà un calvario per le SF1000. Sebastian Vettel, infine, se non dovrà cambiare la trasmissione dopo l’incidente odierno, sarà ancor più nella pancia del gruppo, con l’obbligo di sorpassare, ma con una vettura che proprio non va.

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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