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F1, GP Russia 2020: Ferrari, si preannuncia un altro weekend di sofferenza: quali aggiornamenti ha portato la Rossa?

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Dopo Spa, Monza e Mugello, dove sono arrivati ben pochi sorrisi, la Ferrari confidava in Sochi per provare a rimettersi in carreggiata in un Mondiale di Formula Uno 2020 che è ampiamente divenuto un calvario per la scuderia con il Cavallino Rampante. Le prime due sessioni di prove libere del Gran Premio di Russia, invece, hanno confermato tutte le difficoltà del team guidato dal team principal Mattia Binotto. Sebastian Vettel con un giro quasi impeccabile ha acciuffato la decima posizione in 1:35.183 a 1.664 da Valtteri Bottas (che ha dominato la scena con una W11 che appare letteralmente dominante sulla pista appoggiata sulle sponde del Mar Nero) mentre Charles Leclerc non è andato oltre l’ottava posizione in 1:35.052 a 1.533 dalla vetta.

In poche parole per i due ferraristi i sogni di gloria rimarranno ben chiusi nel cassetto anche in questa occasione. E dire che, dopo tanto tempo, la scuderia emiliana aveva introdotto qualche novità sulla SF1000. La monoposto, che rischia sempre più di diventare una delle peggiori di sempre della storia della Rossa, ha visto alcune piccole modifiche. Non stiamo parlando di pacchetti di aggiornamenti come accaduto nel secondo capitolo del Red Bull Ring (e che non avevano dato nessun vantaggio ai due piloti), ma di qualche ritocco a livello di aerodinamica.

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La Ferrari, infatti, ha proposto una ala posteriore rivisitata: nella paratia laterale, infatti, sono state create tre parti distinte. Una soluzione simile a quella che presenta la Mercedes, nella parte più alta in prossimità dell’attacco del flap mobile non c’è più il gradino a “L”, ma si nota una forma gradinata proprio come sulla W11. Nel bordo d’uscita dell’endplate ora ci sono tre “pinne arcuate orizzontali”. Rispetto alla versione standard quella inferiore è più lunga e leggermente più sporgente per modificare l’andamento della scia. Sono state cambiate anche le frange: erano sei con slot molto più piccoli e ravvicinati e ora sono solo due con soffiaggi di maggiore portata del flusso dalla parte esterna della paratia verso quella interna andando nella direzione della Mercedes. Infine il profilo principale dell’ala posteriore non è una novità assoluta. Torna, infatti, la soluzione a cucchiaio con il flap mobile a corda larga.

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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