Formula 1
F1, GP Toscana 2020: Charles Leclerc tira fuori il massimo dalla Ferrari. 5° posto da sogno, dove si può arrivare in gara?
Charles Leclerc si è reso protagonista di una splendida prestazione nelle odierne qualifiche del Gran Premio di Toscana. Il monegasco è stato in grado di issare la sua SF1000 sino al 5° posto, alle spalle esclusivamente delle Mercedes e delle Red Bull. Un risultato assolutamente insperato alla vigilia che, va detto, è stato anche propiziato da un pizzico di fortuna. Non va dimenticato come il ventiduenne del Principato abbia evitato per un pelo la bandiera gialla esposta per il testacoda di Esteban Ocon nei minuti finali della Q3. In questo modo Leclerc ha potuto completare il secondo giro veloce, a differenza di tanti altri avversari, costretti ad alzare il piede. Dunque una circostanza favorevole sfruttata al meglio, che regala un’ottima posizione sulla griglia in vista della gara di domani. Sorge, quindi, spontaneo chiedersi dove possa arrivare Charles.
A scanso di equivoci, bisogna sottolineare come, in condizioni normali, il podio vada considerato fuori portata. Francamente le due Mercedes e Max Verstappen appaiono di una categoria superiore per poter essere impensieriti. Dunque, se non dovessero presentarsi situazioni anomale, l’obiettivo massimo può essere considerata la quarta piazza. Non si tratta comunque di un traguardo semplice da raggiungere, in quanto la Red Bull è in gran forma e Alexander Albon si è rivelato davvero pimpante. Peraltro è inutile nascondersi, la RB16 resta una vettura superiore alla SF1000. Cionondimeno, non bisogna dimenticare come l’anglo-thailandese di tanto in tanto si perda in gara, a volte per colpa sua, altre perché segue strategie sperimentali che non sempre danno i frutti sperati.
Inoltre bisognerà guardarsi le spalle dalle due Racing Point, inaspettatamente battute del monegasco in qualifica (anche grazie all’aiutino dato dalla bandiera gialla). Sia Lance Stroll che Sergio Perez tenteranno di impensierire l’alfiere della Ferrari e, considerata la superiore potenza della power unit Mercedes, avranno verosimilmente l’opportunità di sorpassarlo sul lunghissimo rettilineo che caratterizza questa pista. Per il resto, l’impressione è che Leclerc non debba temere nessun altro. Le Renault e le McLaren possono essere tenute a bada, mentre il resto del gruppo è inferiore. Quindi, ragionando in linea teorica, in condizioni normali è verosimile che Charles possa attestarsi tra la quarta e la settima posizione.
Chiaramente non è detto che la gara fili liscia come l’olio. Il Mugello è un tracciato vecchia scuola, pieno di vie di fuga in ghiaia e con i muretti molto vicini all’asfalto. Di conseguenza qualsiasi errore potrebbe essere pagato a caro prezzo, con testacoda e uscite di pista che sono sempre più rari negli autodromi moderni, la cui sede stradale è per dimensioni più simile a un aeroporto. Questo significa che la safety car potrebbe fare la sua comparsa a più riprese, il che potrebbe sparigliare le carte (Spielberg et Monza docent). Leclerc ha già dimostrato di saper sfruttare a meraviglia le opportunità generate dalla vettura di sicurezza, pertanto se questa dovesse comparire, sarà imperativo cogliere al volo l’occasione. In tal senso, però, il monegasco dovrà essere aiutato dalle circostanze e dal muretto della Ferrari.
Ricapitolando, la quinta piazza odierna è figlia anche del testacoda di Esteban Ocon, che ha aiutato il monegasco a qualificare la sua vettura in terza fila. In vista del Gran Premio, il quarto posto va considerato l’obiettivo massimo raggiungibile dal ventiduenne del Principato e il range di classifica più probabile in cui attestarsi è quello che va dalla quarta alla settima posizione. Se Leclerc dovesse planare in questa zona, avrà ottenuto un piazzamento in linea con le potenzialità della vigilia. Ovviamente si ragiona in “condizioni normali”. Se, invece, dovesse verificarsi una situazione anomala, allora le prospettive potrebbero cambiare. Si spera in meglio e non in peggio, ma va sottolineato come salire sul podio sarebbe un autentico miracolo.
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Foto: La Presse