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Formula 1

F1, GP Toscana 2020: la Ferrari ha già effettuato dei test al Mugello a giugno. Un piccolo vantaggio

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Troppo brutta per essere vera. La Ferrari è in piena tempesta e non sembra essere in grado di uscirne. Il 13° e 17° posto delle qualifiche del GP d’Italia sono stati solo un assaggio dell’amarissimo pranzo domenicale. La Rossa ha finito la sua avventura ben prima della bandiera a scacchi a Monza con il tedesco Sebastian Vettel costretto al ritiro per un problema molto serio al freno posteriore e il monegasco Charles Leclerc andato violentemente a sbattere alla Parabolica nel tentativo di sfruttare un’occasione, dimenticandosi però di guidare una macchina che in strada proprio non ci sta.

Lo “zero” è stato il riscontro finale e zero sono gli sviluppi di una macchina che, forse, è già stata giudicata come un fallimento su tutta la linea da parte della scuderia di Maranello stessa. E con uno spirito, quasi di rassegnazione, che il Cavallino si presenta al via del GP di Toscana, sul tracciato del Mugello, per affrontare il 1000° GP della propria storia e con la voglia di festeggiare, anche in questo caso, pari a zero.

Una pista conosciuta dalla squadra anche per via dei test che Leclerc e Vettel fecero a giugno, poco prima del via di quest’annata condizionata dal Covid-19. Il tedesco e il monegasco coprirono alcune tornate con la SF71H (macchina del 2018) per testare le norme sanitarie, ma probabilmente anche per provare cosa voglia dire girare su di un tracciato molto particolare: un circuito con tanti saliscendi, molto tecnico e impegnativo per i piloti. Ne sarà valsa la pena, ma quanto sarà stato utile ai fini del riscontro finale con la SF1000?

Sinceramente ben poco perché se di piccolo vantaggio si può parlare in termini di conoscenza del tracciato, lo stesso non si può affermare per il mezzo a disposizione. E’ praticamente certo che anche in questa sede, nuova per tutti, lo status quo si replicherà: Mercedes davanti e le altre a inseguire. La speranza, semmai, è che su un layout un po’ diverso i due ferraristi possano ottenere dei riscontri tali da non avere la voglia di nascondere il proprio viso completamente con la mascherina di ordinanza.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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