Formula 1
F1, le 5 risposte che dovrà darci il GP di Russia. Hamilton a caccia del record di Schumacher, Ferrari ancora in sofferenza
La F1 torna in scena. A Sochi, in Russia, assisteremo al decimo appuntamento stagionale in un Mondiale 2020 sempre più egemonizzato dal britannico Lewis Hamilton e dalla Mercedes: il britannico guida la graduatoria iridata con 190 punti, 55 in più del compagno di squadra Valtteri Bottas e 80 in più dell’olandese della Red Bull Max Verstappen. Ancor più ad appannaggio delle Frecce Nere la graduatoria riservata ai costruttori: 325 punti per il team di Brackley, contro i 173 della Red Bull. Detto questo, quali sono le risposte che la prova in terra russa dovrà darci? Di seguito cinque spunti interessanti, che val la pena approfondire:
https://www.oasport.it/2020/09/live-f1-gp-russia-2020-in-diretta-prove-libere-in-tempo-reale-a-sochi/
HAMILTON EGUAGLIERA’ IL RECORD DI VITTORIE NEI SINGOLI GP DI MICHAEL SCHUMACHER?
La prima risposta potrebbe essere anche un po’ banale date le circostanze, ma tant’è. Hamilton ha concrete possibilità di eguagliare il record di Michael Schumacher relativo ai GP vinti (91). Il britannico, con il successo al Mugello, è a quota 90 e quindi gli basterà far suo questo round per raggiungere il teutonico. Le chance, come detto, ci sono tutte: la W11 tra sue le mani sembra imbattibile e sul piano della prestazione di un’altra categoria. Difficile, quindi, pensare che in questa sede possa cambiare lo spartito, conoscendo anche la tradizione. Lo storico, infatti, parla chiaro: da quando si è tornati a correre in Russia (2014), la Mercedes ha sempre vinto e Lewis si è imposto in quattro circostanze. Non c’è bisogno di aggiungere altro…
SARA’ UN ALTRO GP DI SOFFERENZA PER LA FERRARI?
E’ una situazione difficile. Non dovrebbero cambiare troppe le cose per la Rossa a Sochi. Il Team Principal Mattia Binotto ha preannunciato piccoli aggiornamenti sulla monoposto, niente però in grado di dare un grosso beneficio. Il problema della macchina di Maranello è progettuale e non di facile risoluzione in tempi brevi. Pertanto, per il monegasco Charles Leclerc e il tedesco Sebastian Vettel sarà un altro weekend di sofferenza. La SF1000, infatti, difficilmente potrà assecondare i piloti, avendo problematiche di natura meccanica e aerodinamica. Aspetti, quest’ultimi, assai negativi su di un tracciato sul quale trazione ed efficienza aerodinamica sono molto importanti.
MAX VERSTAPPEN SARA’ IN GRADO DI CONTRASTARE LE MERCEDES A SOCHI?
Per lo show agonistico si vorrebbe rispondere in modo affermativo a questa domanda, ma oggettivamente è molto difficile che ciò avvenga. La Red Bull ha sempre un deficit di potenza nei confronti della Mercedes e, con l’eliminazione del famoso party-mode, dovrà fare i conti con una W11 che potrà garantire ai suoi piloti una mappatura di motore di base più spinta in gara rispetto al passato. Pertanto, la sensazione è che Max Verstappen si dovrà accontentare di essere ancora una volta il primo degli “umani” o, per lo meno, di provare a inserirsi tra le due Frecce Nere, anche se il finlandese Valtteri Bottas qui è sempre andato molto forte, ricordando la vittoria del 2017 ad esempio.
CHI SARA’ LA TERZA FORZA IN PISTA A SOCHI?
Alle spalle di Mercedes e di Red Bull, la situazione è molto equilibrata. Racing Point, McLaren e Renault sono i team candidati a prendersi la scena, con la vettura rosa che potrebbe far bene, tenuto conto degli sviluppi aerodinamici che si erano notati al Mugello. Tuttavia, sia la scuderia di Woking che quella di Enstone possono ambire a una top-5 per via di vetture che potrebbero adattarsi alle peculiarità della pista, particolarmente premiante le monoposto con un buon telaio, stabili in frenata e con un’ottima trazione. Fattori, come logico, legati anche alla capacità di portare in temperatura le gomme.
CHE STRATEGIA VEDREMO IN GARA?
Pirelli metterà a disposizione la gamma di mescole più morbida: C3 sarà P Zero White hard, C4 P Zero Yellow medium e C5 P Zero Red soft. La scelta tiene conto del clima piuttosto mite e del fatto che il tracciato non presenti curve particolarmente difficili. La strategia, quindi, potrebbe essere anche quella di una sola sosta, legata ovviamente alle qualità delle singole macchine. A confermarlo è il responsabile car racing di Pirelli Mario Isola: “Grazie alle specifiche attuali, diverse rispetto al 2018, la scelta più morbida con C3, C4 e C5 nominate per questa gara dovrebbe incoraggiare l’utilizzo di tutte e tre le mescole, senza il rischio di dover ricorrere a un’elevata gestione dei pneumatici in gara. Ci sono alcune incognite per questo weekend, viste le prestazioni extra delle monoposto attuali e il fatto che nel 2019 la gara è stata particolarmente influenzata dalla Safety Car. Nonostante ciò, Sochi è però un tracciato poco impegnativo sui pneumatici, quindi una strategia a una sosta è possibile. I team si concentreranno su questo aspetto durante le prove libere, e ci aspettiamo che diverse squadre cercheranno di fare una tattica a una sosta quando possibile“.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse