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F1, Mario Isola sulle gomme a Sochi: “Scelte gomme più morbide rispetto al 2019 per il clima e il livello di aderenza”

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Dopo una settimana di pausa, il Mondiale di F1 2020 riprende il proprio cammino. Sarà la volta della Russia e sul tracciato di Sochi le squadre saranno pronte a confrontarsi. Fare delle previsioni non è così complicato in quanto le Mercedes sono pronte a farla da padrone ancora una volta. Lewis Hamilton, sempre più vicino al settimo titolo iridato, è pronto per eguagliare Michael Schumacher non solo per il numero di campionati in bacheca, ma anche di GP vinti, visto che grazie al successo del Mugello il britannico è salito a quota 90. Numeri davvero impressionanti per lui, candidato numero uno a far sua la corsa in Russia.

Lo stesso discorso non vale per la Ferrari. L’ottavo e decimo posto sul circuito toscano, sede nella quale il Cavallino Rampante ha festeggiato il 1000° GP nel Circus, del monegasco Charles Leclerc e del tedesco Sebastian Vettel hanno evidenziato tutte le criticità di una monoposto priva di pregi e ricca di difetti purtroppo. Pensare che in Russia possa cambiare lo spartito è davvero ardito.

Detto questo, che pista ci si appresta ad affrontare? Il circuito, lungo 5853 metri, è formato da ben 12 curve a destra e solo 6 a sinistra. Il primo settore è quello più veloce, mentre, il secondo, e soprattutto il terzo, sono più lenti e tecnici in quanto predominano le curve a 90° da terza marcia con cordoli esterni alti e a scalino che sollecitano molto gomme e le appendici aerodinamiche. Per essere veloci in questi tratti guidati servirà un’ottima stabilità in frenata e tanta trazione. Il tracciato di Sochi richiede, pertanto, un alto carico aerodinamico per garantire una frenata stabile e la trazione necessaria nelle numerose curve lente.

Pirelli metterà a disposizione la gamma di gomme più morbida: C3 sarà P Zero White hard, C4 P Zero Yellow medium e C5 P Zero Red soft. La scelta tiene conto del clima piuttosto mite e del fatto che il tracciato non presenti curve particolarmente difficili. “Il Gran Premio di Russia è uno dei pochi rimasti con la sua data originaria rispetto al calendario rivisto e si disputa più o meno nello stesso periodo del 2019. Rispetto allo scorso anno, la nomination è uno step più morbida per consentire velocità più elevate e aggiungere un’ulteriore sfida in termini di strategia. Grazie alle specifiche attuali, diverse rispetto al 2018, la scelta più morbida con C3, C4 e C5 nominate per questa gara dovrebbe incoraggiare l’utilizzo di tutte e tre le mescole, senza il rischio di dover ricorrere a un’elevata gestione dei pneumatici in gara. Ci sono alcune incognite per questo weekend, viste le prestazioni extra delle monoposto attuali e il fatto che nel 2019 la gara è stata particolarmente influenzata dalla safety car. Nonostante ciò, Sochi è però un tracciato poco impegnativo sui pneumatici, quindi una strategia a una sosta è possibile. I team si concentreranno su questo aspetto durante le prove libere, e ci aspettiamo che diverse squadre cercheranno di fare una tattica a una sosta quando possibile“, le parole di Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli

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Foto: LaPresse

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