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F1, Michael Masi risponde a Hamilton: “Viene giudicato come gli altri 19 piloti della griglia”

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Il Gran Premio di Russia 2020 ha lasciato degli strascichi polemici tra la direzione gara e Lewis Hamilton, penalizzato di 10 secondi e quindi messo fuori dai giochi per il successo dopo aver ottenuto la pole position a causa di una doppia infrazione commessa prima di schierarsi in griglia. Il britannico della Mercedes ha effettuato due prove di partenza irregolari, posizionandosi 250 metri oltre la linea di fine pit-lane ed incappando di conseguenza in una doppia penalità di 5″ da scontare durante il Gran Premio. Il 6 volte campione iridato, costretto a rimandare l’appuntamento con lo storico 91° successo in carriera (eguaglierebbe il record di Michael Schumacher), si è lamentato durante e al termine della corsa ritenendo eccessiva la penalità che gli è stata comminata.

Dal mio punto di vista è molto semplice. Se Lewis ha qualche obiezione da sollevare, come ho già detto a lui e a tutti gli altri piloti, la mia porta è sempre aperta, e sono più che felice di discutere di qualsiasi cosa – ha dichiarato il direttore di gara della F1, Michael MasiMa penso che, dal punto di vista della FIA, noi siamo lì in qualità di regolatore sportivo. Abbiamo i Commissari Sportivi come giudice indipendente per giudicarli. Dunque, se c’è stata un’infrazione, non importa se è stato Lewis Hamilton o uno degli altri 19 piloti a commetterla. Se si è verificata una violazione del regolamento, viene considerata tale“.

E anche oltre a questo, direi, giudicheranno l’infrazione in modo equo date le circostanze, tenendo conto di tutti gli elementi chiave – ha proseguito Masi, nella sua rubrica sulla F1Lewis ha avuto un po’ di sfortuna nelle ultime gare, con le penalità a Monza e a Sochi. Personalmente, mi leccherei le ferite e penserei a come evitare il ripetersi di incidenti simili in futuro. Questo è quello che so che succederà nella squadra. Conosco molte persone, che erano già lì quando c’ero anche io, e riconosceranno di aver commesso qualche errore. La sfortuna e gli errori accadono, è il modo in cui si risponde che conta. E’ facile pensare che il mondo sia contro di te, ma c’è quasi sempre qualcosa che avresti potuto fare diversamente e da cui si può imparare“.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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