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F1, Sebastian Vettel: “Siamo a Sochi nonostante tutto, non mi piace la regola della ripartenza in gara”

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Sebastian Vettel prova a pensare con fiducia in direzione del Gran Premio di Russia 2020 di Formula Uno. Il tedesco ha parlato oggi nel corso della conferenza stampata che ha dato il via ufficiale al weekend di Sochi, cercando di guardare il bicchiere mezzo pieno nei confronti di una vettura che, nel terzo trittico stagionale (Spa, Monza e Mugello) ha senza alcuna ombra di dubbio toccato il fondo della sua già triste annata. La competitività è assolutamente lontana dalla SF1000, una vettura che come già ampiamente detto non ha potenza in rettilineo, in curva fa fatica a stare in strada e, negli ultimi appuntamenti, ha messo in mostra anche gravi carenze a livello di gomme. La pista realizzata nel villaggio olimpico di Sochi 2014, direttamente sulle sponde del Mar Nero, non è mai stata troppo semplice per la scuderia con il Cavallino Rampante, con sei edizioni ed altrettanti successi targati Mercedes.

Il tedesco inizia parlando dell’essere a Sochi, mentre il governo tedesco lo sconsigliava vivamente di recarsi nella località russa. “Dobbiamo fidarci dell’organizzazione locale – le sue parole riportare da F1Maximaal – e anche della Formula Uno. Questa è l’unica cosa che voglio dire a riguardo. Nonostante i numerosi casi di coronavirus che si sono registrati nel paese, vogliamo dare il benvenuto ai 30.000 fan che saranno presenti sul tracciato nel corso del fine settimana. Siamo felici che le gare siano nuovamente aperte, dopotutto al Nürburgring i cancelli saranno aperti”.

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La situazione, tuttavia, appare tranquilla. “Purtroppo non possiamo interagire molto con il pubblico, dato che non possiamo avvicinarci. Ad ogni modo rivederli sulle tribune è bello, migliora decisamente l’atmosfera”. 

Nell’ultima uscita, quella del Mugello, Sebastian Vettel ha, come tutti gli altri, dovuto effettuare tre partenze. Una eventualità che il tedesco ricorda in una maniera ben precisa. “Non ho mai vissuto una situazione simile. Ormai la direzione gara ha deciso di farci effettuare le ripartenze, ma non è tutto oro quello che luccica. Quando sei costretto a partire nel lato sporco e non gommato, perdi tantissimo in avvio”. 

Ultima battuta sulla possibilità di Lewis Hamilton di raggiungere quota 91 vittorie in carriera come Michael Schumacher: “Lewis si sta avvicinando ad ampi passi a un traguardo clamoroso. Penso sia solo questione di tempo sia per questo sia per tutti gli altri. Mi dispiace per Michael, ma mi fa piacere per Hamilton che, oggettivamente, andrà a riscrivere tutti i record della Formula Uno”. 

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alessandro.passanti@oasport.it

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