Formula 1
F1, Toto Wolff: “Non andrò in Ferrari, sono un uomo Mercedes. Normale che Liberty Media voglia rallentarci”
Giorno di prove libere a Monza (Italia), sede dell’ottavo round del Mondiale 2020 di F1. Come da pronostico, le Mercedes stanno dimostrando tutte le loro qualità e la loro supremazia in pista è chiara. Non lo è del tutto ciò che riguarda Toto Wolff. Il Team Principal delle Frecce Nere ancora non ha rinnovato il contratto con la Stella a tre punte e per questo sono tante le voci di un Wolff lontano da Brackley e intenzionato ad accettare una nuova sfida. In Germania, nel caso specifico, si è fatto il nome di Ferrari.
A fugare i dubbi sulla continuazione del rapporto tra Mercedes e il manager austriaco è stato lui stesso in un’intervista a Sky Sport: “Sono uomo Mercedes, ho rapporti molto stretti con chi lavora con questo gruppo e con Ola Källenius (presidente del consiglio di amministrazione di Daimler AG e capo di Mercedes-Benz Cars ndr.). Ferrari è un marchio storico del Circus, ma io sono legato ad altri. Nelle prossime settimane saprete la mia decisione e ciò dipende anche dai programmi della F1“, ha detto Wolff.
Il manager ha poi commentato anche la decisione della FIA di vietare dal round brianzolo l’uso del “party-mode”, ovvero di particolari mappature di motore per avere più potenza nella Q3 delle qualifiche o per alcuni giri della gara: “Inizialmente era stato frustrante apprendere questa decisione, ma poi abbiamo capito che quando una squadra vince molto come la nostra è normale che gli organizzatori cerchino di rallentarla per dare più interesse. Noi crediamo di essere più veloci in gara“.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse