Ciclismo

Giro d’Italia 2020, cronometro decisive. 66 km da percorrere, distacchi difficili da recuperare in montagna

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Tanta salita, ma anche diversi chilometri a cronometro divisi in tre prove. Sarà anche la sfida alle lancette ad essere decisiva per il prossimo Giro d’Italia 2020, che scatterà dalla Sicilia il 3 ottobre. A differenza dell’ultimo Tour de France, i corridori oltre a concentrarsi sulle montagne, dovranno prestare molta attenzione anche ai 66 chilometri a cronometro, con distacchi che potrebbero essere importanti.

La prima sarà quella d’apertura, da Monreale a Palermo, con in palio la Maglia Rosa. Percorso molto veloce per questa frazione inaugurale, in gran parte in leggera discesa, di 15 km. Saranno dunque chiamati all’appello i veri specialisti delle prove contro il tempo. Gli scalatori più puri e meno portati, coloro che vorranno giocarsi la classifica generale, rischieranno di perdere tempo prezioso rispetto ai diretti avversari più predisposti per questo tipo di prove.

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Poi la quattordicesima tappa, da Conegliano a Valdobbiadene. Una frazione decisiva in ottica classifica generale e che potrebbe infliggere un colpo pesante ai danni dei big “allergici” alle cronometro. I primi 6 km sono abbastanza agevoli, ma poi ecco il muro di Ca’ del Poggio (1,2 km con pendenza massima del 19%). Successivamente ci saranno 20 km adatti agli specialisti e un finale nuovamente ondulato.

A chiudere la pratica, l’ultimo giorno, 15,7 chilometri da Cernusco sul Naviglio a Milano. Completamente pianeggiante sulle strade dell’hinterland milanese. Potrebbero comunque ballare secondi tra gli specialisti e gli scalatori puri: se la classifica non dovrebbe essere già decisa potrebbero esserci ribaltoni.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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