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Giro d’Italia 2020: i velocisti. Viviani, Gaviria, Ackermann e tutti gli uomini per gli sprint

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Manca sempre meno alla tappa inaugurale di questo Giro d’Italia 2020. Tanti saranno i campioni al via, con addirittura due vincitori del Tour de France come Geraint Thomas e Vincenzo Nibali che andranno contemporaneamente a caccia della maglia rosa. Anche tra le ruote veloci non mancheranno tuttavia i campioni, con moltissimi sprinter decisi ad aggiudicarsi la classifica a punti.

in attesa della scelta definitiva del suo compagno di squadra teutonico Pascal Ackermann (che al 99% dovrebbe esserci e diverrebbe probabilmente il vero uomo da battere visto lo stato di forma che ha mostrato ultimamente) al via della corsa rosa ci sarà lo slovacco Peter Sagan, desideroso di riscattarsi dopo la sconfitta patita recentemente per mano dell’irlandese Sam Bennett nella corsa alla maglia verde dell’ultimo Tour de France.

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Anche lui reduce dalla Grande Boucle, dove ha ottenuto due successi, grande curiosità sarà riposta sulle gesta dell’australiano Caleb Ewan, di certo uno degli specialisti che in questo 2020 si è mostrato più pericoloso sui traguardi più semplici e privi di insidie. Sempre dalla corsa francese verrà anche il transalpino Hugo Hofstetter, autentica rivelazione in terra d’Oltralpe e desideroso di fare bene anche al Giro d’Italia.

Come il suo connazionale partirà con grande entusiasmo anche Arnaud Dèmare, che non ha disputato il Tour e vorrà far valere la sua preparazione incentrata proprio su questo evento. Stesso tipo di situazione anche per il colombiano Fernando Gaviria che, dopo un’estate che lo ha visto a volte vittorioso ma molto più spesso sconfitto (in particolare da Ackermann alla Tirreno-Adriatico) vorrà di certo imporsi in almeno un paio di traguardi importanti.

Chiosa finale sul velocista azzurro più atteso della Corsa Rosa: Elia Viviani. Al campione olimpico di Rio 2016 in pista l’arduo compito di scrollarsi di dosso le critiche pesanti ricevute alla Grande Boucle e di tenere alto l’onore del Tricolore nelle volate nostrane. Qualora fosse in buone condizioni, del resto, Elia rimane uno dei velocisti più pericolosi del lotto.

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michele.giovagnoli@oasport.it

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Foto: Lapresse

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