Ciclismo
Giro d’Italia 2020: la prima partecipazione di Matteo Fabbro. Al servizio di Majka e con la voglia di mettersi alla prova in salita
Dopo aver preso parte alla Vuelta nella scorsa stagione, Matteo Fabbro, giovane grimpeur classe 1995, farà il suo esordio al Giro d’Italia in questo 2020. Il friulano della Bora-Hansgrohe partirà con il ruolo di gregario di Rafal Majka e avrà il compito di scortare il polacco in salita. Una mansione, quello di scudiero del proprio leader sulle montagne, che Matteo conosce bene e sa interpretare in modo efficace.
Quattro anni, quando militava nella categoria elite-U23, prese parte al Tour de l’Avenir come spalla dell’oggi alfiere della UAE Team Emirates Edward Ravasi. Nelle varie erte dissaminate lungo il tracciato della gara a tappe francese, si dimostrò un supporto eccezionale per Ravasi. Il suo lavoro fu fondamentale per permettere a quest’ultimo di cogliere il secondo posto finale, alle spalle del francese David Gaudu.
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Dopo l’eccellente esibizione nella frazione di Loreto alla Tirreno-Adriatico, nella quale si è dovuto arrendere solo nell’ultimo chilometro all’impetuosa rimonta di Mathieu van der Poel, però, Matteo sogna di poter avere anche qualche occasione per correre per sé. Magari nella sedicesima tappa, la quale parte dalla sua Udine e propone, nel finale, il circuito della Coppa Città di San Daniele, manifestazione riservata agli elite-U23 che Fabbro conquistò nel 2017.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse