Ciclismo
Giro d’Italia 2020: tutte le 21 tappe e il percorso. Tante cronometro, ma sulle Alpi sarà spettacolo
Mancano soltanto 16 giorni alla partenza della seconda grande corsa a tappe di questo 2020: la 103esima edizione del Giro d’Italia. Tre settimane, 21 tappe, e 3469,8 chilometri da Monreale a Milano. La Corsa Rosa partirà dalla Sicilia il prossimo 3 ottobre, e terminerà il 25 ottobre sotto lo sguardo del Duomo meneghino. Tutto inizierà con una cronometro da Monreale a Palermo, e terminerà allo stesso modo con una prova contro il tempo da Cernusco sul Naviglio al cuore di Milano.
Tre prove contro il tempo, cinque per velocisti puri, sette di media montagna, e altre sei di alta montagna. Dall’Etna, alla lunga ed insidiosa risalita dello stivale attraverso la costa adriatica, fino ad arrivare all’ultima settimana sulle Alpi, ecco l’elenco di tutte le tappe e il percorso del Giro d’Italia 2020.
LE 21 TAPPE E IL PERCORSO DEL GIRO D’ITALIA 2020
SABATO 3 OTTOBRE, PRIMA TAPPA: Monreale-Palermo (15 km, cronometro)
Percorso molto veloce per questa frazione inaugurale, in gran parte in leggera discesa. Saranno dunque chiamati all’appello i veri specialisti delle prove contro il tempo. Gli scalatori più puri e meno portati per le prove contro il tempo, coloro che vorranno giocarsi la classifica generale, rischieranno di perdere tempo prezioso rispetto ai diretti avversari più portati per questo tipo di prove.
DOMENICA 4 OTTOBRE, SECONDA TAPPA: Alcamo-Agrigento (150 km)
Tappa dal fascino spettacolare, dove spiccherà la grande bellezza della regione Sicilia. Si attraverserà la Valle del Belice, per poi passare da Melfi, Sciacca, il sito archeologico di Eraclea Minoa, Siculiana, e Porto Empedocle, città natale di Andrea Camilleri. Arrivo adatto ad attaccanti, a uomini valorosi capaci di tenere in salita e di sfrecciare in volata. Insomma, sono favoriti gli esperti delle classiche.
LUNEDI’ 5 OTTOBRE, TERZA TAPPA: Enna-Etna (150 km)
Primo arrivo in quota del Giro d’Italia 2020. Si partirà da Enna, verso i 1810 metri di Piano Provenzana, sull’Etna. In questa giornata si fiancheggerà Catania, prima di salire verso il vulcano attraversando Misterbianco, Milo e Zafferana. L’ascesa finale misura 19 chilometri, con pendenza media del 6,6%. Gli ultimi tremila metri però, sono quasi al 9% di media.
MARTEDI’ 6 OTTOBRE, QUARTA TAPPA: Catania-Villafranca Tirrena (138 km)
A metà tappa è piazzata l’ascesa di Portella Mandrazzi, di circa venti chilometri. Dopo lo scollinamento ci sarà solo discesa e pianura. Le squadre dei velocisti proveranno a tenere in salita per condurre la frazione verso uno sprint ristretto.
MERCOLEDI’ 7 OTTOBRE, QUINTA TAPPA: Mileto-Camigliatello Silano (225 km)
Tappa lunga e dura, da classica del nord. Nel finale è presente la lunga ascesa del Valico di Montescuro, 25 chilometri al 5,4%. Qui potrebbe esserci anche qualche schermaglia tra gli uomini di classifica.
GIOVEDI’ 8 OTTOBRE, SESTA TAPPA: Castrovillari-Matera (188 km)
Ennesima frazione non banale, con arrivo previsto in centro a Matera. Altra tappa per corridori da classiche o per velocisti resistenti. Insomma, sarà una giornata incerta con scenari imprevedibili.
VENERDì 9 OTTOBRE, SETTIMA TAPPA: Matera-Brindisi (143 km)
Prima frazione senza difficoltà altimetriche, e quindi, spazio agli sprinter.
SABATO 10 OTTOBRE, OTTAVA TAPPA: Giovinazzo-Vieste (200 km)
Tappa sicuramente meno banale rispetto a quella del giorno prima, ma per gli sprinter che sono in grado di difendersi un minimo in salita, non dovrebbero esserci problemi ad arrivare al traguardo.
DOMENICA 11 OTTOBRE, NONA TAPPA: San Salvo-Roccaraso (199 km)
Frazione davvero tosta, poiché l’ascesa finale è preceduta dal Passo Lanciano, dal Passo San Leonardo, dal Bosco di Sant’Antonio e dallo strappo di Pescocostanzo. L’erta conclusiva non è durissima, ma sale a gradoni e presenta tratti in cui la strada s’inerpica senza un attimo di respiro. Inoltre, arrivando al termine di 200 chilometri così impegnativi, farà una discreta selezione.
MARTEDI’ 13 OTTOBRE, DECIMA TAPPA: Lanciano-Tortoreto (177 km)
Tappa da non sottovalutare, con un finale ricco di brevi strappi. Molti velocisti rischiano di non tenere le ruote del gruppo. Sarà, verosimilmente, un’altra giornata ideale per uomini completi.
MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE, UNDICESIMA TAPPA: Porto Sant’Elpidio-Rimini (182 km)
Attenzione ai ventagli in questa frazione collocata sulla costa adriatica che preannuncia una scontatissima volata finale.
GIOVEDI’ 15 OTTOBRE, DODICESIMA TAPPA: Cesenatico-Cesenatico (204 km)
Una frazione da fuga. Il percorso sarà il medesimo della Gran Fondo Nove Colli. Saranno quindi nove le salite da affrontare, di cui cinque classificate come GPM. Gli ultimi 30 km saranno completamente pianeggianti, ma la selezione da parte dei cacciatori di tappe sarà già stata fatta in precedenza.
VENERDI’ 16 OTTOBRE, TREDICESIMA TAPPA: Cervia-Monselice (192 km)
Una frazione dal finale scoppiettante, prima con il Passo Roverello, poi con il Muro di Calaone e le sue punte al 20%. Dalla cima mancheranno 16 km all’arrivo. Tappa dedicata agli attaccanti o ai velocisti resistenti.
SABATO 17 OTTOBRE, QUATTORDICESIMA TAPPA: Conegliano-Valdobbiadene (34 km, cronometro)
Una frazione decisiva in ottica classifica generale, e che potrebbe infliggere un colpo pesante ai danni dei big “allergici” alle cronometro. I primi 6 km sono abbastanza agevoli, ma poi ecco il muro di Ca’ del Poggio (1,2 km con pendenza massima del 19%). Successivamente ci saranno 20 km adatti agli specialisti e un finale nuovamente ondulato.
DOMENICA 18 OTTOBRE, QUINDICESIMA TAPPA: Rivolto-Piancavallo (185 km)
Il primo tappone di montagna. La successione tra Sella Chianzutan, Forcella di Monte Rest e Forcella di Pala Barzana resterà nelle gambe di molti. Ma non è finita, perchè l’ascesa conclusiva di 14,5 km al 7,8% di pendenza media darà un verdetto pesante. Il tratto più duro è il primo, con una pendenza media del 9%, e punte al 14%. Successivamente spianerà fino al 6 %.
MARTEDI’ 20 OTTOBRE, SEDICESIMA TAPPA: Udine-San Daniele del Friuli (229 km)
Una tappa che si snoda per due terzi nelle prealpi Giulie per poi portarsi nella Valle del Tagliamento. Si scalerà la Madonnina del Domm e il versante Nord del Colle dell’Abbazia di Castelmonte (Monte Spig). Poi, attraverso Monteaperta, la corsa giungerà a San Daniele, dove si percorreranno due giri di un circuito molto impegnativo con lo strappo del Castello di Susans (15%) e la salita al Monte di Ragogna (16%), prima dell’arrivo che presenta un ultimo chilometro all’insù.
MERCOLEDI’ 21 OTTOBRE, DICIASETTESIMA TAPPA: Bassano del Grappa – Madonna di Campiglio (203 km)
La salita più impegnativa è il Monte Bondone, che presenta un tratto di 6 km al 9%; dal GPM mancheranno ben 86 km. Il Passo Durone (10,4 km al 6% di pendenza media) potrebbe rappresentare un buon trampolino di lancio, ma non sarà selettivo. Neanche l’ascesa conclusiva a Madonna di Campiglio sarà proibitiva nei suoi 12,5 km al 5,7% e punte del 9%.
GIOVEDI’ 22 OTTOBRE, DICIOTTESIMA TAPPA: Pinzolo-Laghi di Cancano (207 km)
Il tappone dolomitico con 5400 metri di dislivello. Le salite iniziali di Campo Carlo Magno e Hofmandjoch non saranno di certo proibitive. A -63 km dall’arrivo inizierà il Passo dello Stelvio, cima Coppi della Corsa Rosa con i suoi 2758 metri di altitudine. È un’ascesa infinita, unica nei suoi 24,7 km al 7.5% di pendenza media. I chilometri più ostici saranno gli ultimi 14, che presentano una pendenza media dell’8% e punte del 12%. La discesa, molto impegnativa, potrebbe sorprendere molti, così come la successiva salita conclusiva di Torri di Fraele, 8.7 km al 6,8%.
VENERDI’ 23 OTTOBRE, DICIANNOVESIMA TAPPA: Morbegno-Asti (251 km)
La frazione più lunga di tutto il Giro d’Italia, completamente piatta. Presenta un chilometraggio veramente elevato e c’è quindi incertezza tra un arrivo di una possibile fuga da lontano o una volata.
SABATO 24 OTTOBRE, VENTESIMA TAPPA: Alba-Sestriere (198 km)
La tappa decisiva. Si supereranno i 2500 metri di altitudine prima con il Colle dell’Agnello (21,3 km tra il 6,8% e il 9.3%) e poi con l’Izoard (14,2 km tra il 7.1% e il 9%); mentre saranno molto più pedalabili le ascese del Monginevro (8,4 km al 6%) e l’arrivo in vetta di Sestriere (11,4 km al 5,9%). Sarà una tappa epica, vissuta al massimo dalla prima all’ultima salita, e dove succerà di tutto, tra cui un possibile ribaltamento della classifica.
DOMENICA 25 OTTOBRE, VENTUNESIMA TAPPA: Cernusco sul Naviglio-Milano (15,7 km, cronometro)
Presenta un percorso completamente pianeggiante sulle strade dell’hinterland milanese. Se la classifica non sarà ancora completamente definita, gli specialisti potrebbero imporre dei distacchi non irrilevanti, anzi; è una cronometro che potrebbe riservare qualche scintilla.
[sc name=”banner-article”]
CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE DI CICLISMO
lisa.guadagnini@oasport.it
Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere Mi piace alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Lapresse