Ciclismo
Giro d’Italia 2020: tutte le salite. Si parte dall’Etna, Stelvio Cima Coppi, gran finale tra Colle dell’Agnello, Izoard e Sestriere
Quello che andrà in scena tra soli otto giorni, sarà un Giro d’Italia 2020 con un ricco menù di salite che accompagneranno, per modo di dire, i corridori dalla Sicilia fino alla penultima tappa in Piemonte. Più di metà percorso sarà contraddistinto da frazioni di media ed alta montagna, in cui ogni giorno sarà buono per far saltare il banco. Si partirà con l’Etna, per poi mettere la ciliegina sulla torta di questa Corsa Rosa sul traguardo di Sestriere.
Come detto in precedenza, l’Etna sarà la prima grande ascesa in programma al Giro 2020, esattamente in occasione della terza tappa (Enna-Etna). L’ascesa al vulcano misura 19 chilometri al 6,8%; ma gli ultimi tre sono costantemente sopra il 9%. Si partirà da Enna, verso i 1810 metri di Piano Provenzana. In occasione della quinta frazione da Mileto a Camigliatello Silano, nel finale è presente la lunga ascesa del Valico di Montescuro, 25 chilometri al 5,4%. Qui potrebbe esserci anche qualche schermaglia tra gli uomini di classifica. Lo scollinamento è previsto a circa 10 chilometri dal traguardo. La nona tappa da San Salvo a Roccaraso presenta il Passo Lanciano, il Passo San Leonardo, il Bosco di Sant’Antonio, e lo strappo di Pescocostanzo. Un vero tappone appenninico. L’erta conclusiva non è durissima, ma sale a gradoni.
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Nella frastagliatissima Cesenatico-Cesenatico (12^ tappa), il percorso sarà il medesimo della Gran Fondo Nove Colli. Saranno quindi nove le salite da affrontare, di cui cinque classificate come GPM. La seconda settimana verrà chiusa da una frazione, esattamente la 15^ da Rivolto a Piancavallo, che prevede le scalate a Sella Chianzutan, Forcella di Monte Rest, Forcella di Palla Barzana e proprio la nota ascesa friulana del Piancavallo. È una salita di 14,5 km al 7,8% di pendenza media. Il tratto più duro è il primo, con una pendenza media del 9%, e punte al 14%. Successivamente spiana fino al 6 %.
L’ultima settimana prevede tre frazioni d’alta montagna. Nella 17^ frazione da Bassano del Grappa all’ascesa a Madonna di Campiglio, si scaleranno Forcella Valbona (21,9 km al 6,6%), il Monte Bondone, che presenta un tratto di 6 km al 9%, e poi il Passo Durone (10,4 km al 6% di pendenza media), che potrebbe rappresentare un buon trampolino di lancio. L’ascesa conclusiva a Madonna di Campiglio è lunga 12,5 km al 5,7% e punte del 9%.
Più problematica invece,sarà la Pinzolo-Laghi di Cancano (18^): il tappone dolomitico con 5400 metri di dislivello. Le salite iniziali di Campo Carlo Magno e Hofmandjoch non saranno di certo proibitive. A -63 km dall’arrivo però, inizierà il Passo dello Stelvio, cima Coppi della Corsa Rosa 2020 con i suoi 2758 metri di altitudine. È un’ascesa infinita, unica nei suoi 24,7 km al 7.5% di pendenza media. I chilometri più ostici saranno gli ultimi 14, che presentano una pendenza media dell’8% e punte del 12%. La salita conclusiva è quella di Torri di Fraele, 8.7 km al 6,8%.
La penultima frazione prima della cronometro finale, è forse quella più rischiosa. Nell’Alba-Sestriere (20^) si supereranno i 2500 metri di altitudine prima con il Colle dell’Agnello (21,3 km tra il 6,8% e il 9.3%) e poi con l’Izoard (14,2 km tra il 7.1% e il 9%); mentre saranno molto più pedalabili le ascese del Monginevro (8,4 km al 6%) e l’arrivo in vetta di Sestriere (11,4 km al 5,9%). Sarà una tappa epica dove succerà di tutto, tra cui un possibile ribaltamento della classifica.
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lisa.guadagnini@oasport.it
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Foto: Valerio Origo