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Golf, Sanderson Farms Championship 2020: Scottie Scheffler torna dopo la positività, in campo anche Louis Oosthuizen

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Il calendario del golf professionistico continua imperterrito senza la minima sosta anche durante l’autunno, con il PGA Tour che si dirige verso il Mississippi per giocare il Sanderson Farms Championship 2020 al Country Club di Jackson. Rispetto a Puntacana della settiamana scorsa, dove il livello è stato molto basso, il field impegnato questo weekend sarà leggermente più competitivo. Il nome che risalta tra tutti è quello del sudafricano Louis Oosthuizen, che fa la sua prima partenza dopo un’eccezionale esibizione agli US Open dove è rimasto in contention per oltre tre giri e mezzo. Nonostante il suo illustre curriculum però, all’esperto giocatore africano manca ancora un successo in Nord America e dunque egli cercherà di rimediare questa settimana.

Un altro nome di peso in campo questa settimana è quello dell’americano Scottie Scheffler, finalmente ristabilitosi dopo la positività al covid che lo aveva costretto al ritiro in pieno U.S. Open. Un peccato perché era uno dei giocatori più in forma del momento e dunque il suo obiettvio è quello di rimettersi subito sulla stessa pista e ripartire con la marcia giusta. Altri notabili in campo questa settimana includono Sergio Garcia, Henrik Stenson, Sungjae Im, Si Woo Kim, Byeong Hun An, Brandt Snedeker, Zach Johnson e Branden Grace. I due vincitori più recenti di questo torneo sono Cameron Champ e Sebastian Munoz.

Il percorso dove si giocherà, il Country Club di Jackson, è stato costruito nel  lontano 1914 e recentemente, nel 2008, ha subito una significativa ristrutturazione da parte di John Fought che si è ispirato al modello classico di Donald Ross. Il campo ha un bel mix di dogleg a sinistra e a destra per costringere i giocatori a lavorare la palla in entrambe le direzioni, con un efficace posizionamento e ondulazione dei green che costringerà i giocatori a colpire il lato corretto del fairway se si vuole attaccare con facilità le bandiere nascoste. Strategicamente c’è molto spazio per manovrare la palla dal tee, elemento che consente di bombardare e scavare il campo da golf. La maggior parte dei bunker da fairway si trova infatti a circa 290-300 yard dal tee e i battitori più lunghi possono scavalcarne la maggior parte. Anche molti degli stessi dogleg potrebbero essere tagliati dai giocatori più potenti con conseguente grande vantaggio rispetto ai giocatori posizionali. I birdie sono abbondanti in questo torneo, quindi un buon putt è un’assoluta necessità per restare nelle zone alte.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LaPresse

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