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Internazionali d’Italia 2020, Angelo Binaghi: “Stiamo studiando l’upgrade del torneo. Col nuovo format non so se resterà a Roma”

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Mentre gli Internazionali d’Italia 2020 sono prossimi a terminare, con la sola finale maschile rimasta nel programma, si è tenuta la tradizionale conferenza stampa di fine torneo del Presidente della Federazione italiana tennis, Angelo Binaghi. Quella di quest’anno è stata indubbiamente un’edizione anomala, sia per il periodo in cui è stata disputata sia per l’assenza del pubblico sugli spalti, ma il bilancio è comunque positivo, tanto a livello organizzativo quanto per i buoni risultati degli italiani in ambito maschile, con quattro azzurri agli ottavi di finale che non si vedevano addirittura dal 1979.

Ecco l’analisi di Binaghi, soddisfatto di quanto è stato fatto al Foro Italico: “Siamo contenti per quanto si è visto. Abbiamo visto lampi accecanti ma è mancata l’impresa, come ha scritto qualcuno. E’ vero, è mancata l’impresa come accaduto in passato. Vedi Schiavone al Roland Garros, Pennetta e Vinci agli Us Open, Fognini a Montecarlo, Berrettini agli Us Open, Cecchinato a Parigi e Sinner alle Next Gen. E’ altrettanto vero che l’impresa è frutto dello stato di grazia di un giocatore e anche di combinazioni favorevoli che in questa settimana non ci sono state. Però la cosa importante è che se i lampi accecanti sono molti e di forte intensità, significa che sta arrivando una forte perturbazione, una di quelle che lascerà il segno nella storia del tennis italiano. Questa perturbazione siamo noi e i nostri ragazzi: siamo convinti che le prospettive del nostro tennis grazie a loro saranno straordinarie nei prossimi anni”.

Riguardo alla dolorosa assenza del pubblico: “C’è stato un bell’imprevisto. E’ intervenuto l’arbitro, stabilendo che quel secondo set maledetto perso al tiebreak, che non ci aveva consentito di avere il pubblico, in realtà non l’avevamo proprio perso del tutto. E’ andato a vedere il “falco” e ci ha permesso di rivedere quella della decisione e ci ha consentito di avere questi 1.000 spettatori nelle ultime due giornate. Siamo felici ed orgogliosi di avere ottenuto questo risultato perché pensiamo che sia un gesto simbolico, importante non solo per il tennis ma per tutti gli altri sport italiani, e noi abbiamo lottato per ottenerlo”.

Superato a pieni voti il test sulla sicurezza sanitaria, anche grazie alla collaborazione con Sport e Salute: “Insieme al Presidente Cozzoli abbiamo superato insieme questo violentissimo stress-test, cui siamo stati sottoposti. Ringrazio anche l’Ospedale Gemelli e in particolare il Prof. Landi per aver coordinato le operazioni per mettere in sicurezza i giocatori e le persone che hanno lavorato al torneo. Il risultato è stato perfetto anche alla luce di quello che è successo prima a New York e sta succedendo ora a Parigi. Siamo stati bravi e fortunati. Personalmente, a nome della Federazione, voglio ringraziare il Presidente Cozzoli per la discrezione e il rispetto con il quale ha approcciato la nostra manifestazione e per l’ottimo risultato che siamo riusciti a portare a casa”.

Riguardo agli scenari futuri, invece, Binaghi ha confessato che potrebbero esserci delle grosse novità in arrivo: “Potrebbero arrivare altre importanti novità. Incrocio le dita, ma il nostro sogno dell’upgrade del torneo, l’allungamento del format a due settimane con 96 giocatori in tabellone potrebbe avverarsi presto. Dovrebbero essere 12 giorni di torneo più 3 per le qualificazioni. La felicità in questo caso è unita alla preoccupazione, in quanto è un momento molto difficile per tutti, ed anche per noi. Si tratterebbe di un maggior costo per il torneo di 6 milioni di dollari, per montepremi e giocatori, più le altre spese per mantenere la manifestazione una settimana in più. Nelle prossime settimane daremo una risposta. Vedremo se ce la faremo e se ci converrà chiederlo dal 2022 o dal 2023. Me lo avessero chiesto in un altro momento storico, avrei risposto dal 2021 e non dal 2022. Non è un problema di impianti, anche se il Site è un po’ piccolo. Siamo preoccupati anche per la situazione ambientale, che non ci aiuta, non capisce, non ci incontra e talvolta anche mal ci sopporta. Non mi sto riferendo ovviamente alla Sindaca e alla Giunta. Per la prima volta i nostri Juniores andranno al Roland Garros anticipandosi le spese. Non posso pensare che questo debba accadere per la negligenza di qualcuno che ci avrebbe dovuto supportare. Credo che con i tempi giusti, la Federazione per il futuro dovrà fare le proprie valutazioni. Il torneo è della Federazione Italiana Tennis, non è del Comitato Regionale laziale. Da una parte abbiamo la Storia, la Capitale e un Site straordinario. Da un’altra parte abbiamo la nostra Federazione che è cresciuta oltremodo con conseguenti problemi logistici. Siamo affezionati a Roma, dobbiamo capire se alcuni problemi riscontrati rappresentano un ostacolo all’ulteriore decollo di questa manifestazione del tennis italiano oppure se possono essere superati dalla Storia, dalla bellezza del Site e dal fatto che siamo nella nostra Capitale“.

Infine, capitolo biglietti: “Fra tre giorni incominceremo ad emettere i super-voucher via emali a tutti i possessori del biglietto e abbonamento che hanno aderito all’iniziativa, che ha avuto un grandissimo successo. Circa il 90% del totale delle persone hanno acquistato on line il titolo d’ingresso. Chi invece ha acquistato presso uno dei punti fisici il biglietto, dovrà seguire le indicazioni sul sito del torneo e avrà 30 giorni per richiederlo. Entro il 15 ottobre, apriremo la biglietteria degli IBI e daremo 10 giorni di prelazione ai possessori del super-voucher. A novembre daremo il via alla biglietteria delle Final di Torino e i Next Gen a Milano. Per chi non vorrà o non potrà utilizzare il super-voucher, ci stiamo muovendo per cercare di trovare la copertura finanziaria”.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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