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Internazionali d’Italia 2020: l’esordio di Fabio Fognini, Sonego sfida Ruud e Musetti tenta una nuova impresa contro Nishikori

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Vincere aiuta a vincere e quindi perché non continuare? Gli Internazionali d’Italia 2020 di tennis procedono e il Bel Paese è reduce da una giornata che così rosea non ce la si aspettava: tre giocatori agli ottavi di finale di questo torneo era qualcosa che non si verificava dal 1984 e soprattutto le prestazioni di Jannik Sinner contro il n.3 del seeding Stefanos Tsitsipas e di Stefano Travaglia contro il croato Borna Coric non erano previste.

Tutto molto bello, direbbe Bruno Pizzul, e ne avrebbe ben donde perché lo spirito con cui i tennisti azzurri stanno giocando questo Masters 1000 di casa, senza l’apporto del pubblico, è da sottolineare. Tornando all’idea iniziale, la vittoria è lo strumento più efficace per questo circolo virtuoso. La speranza è che Fabio Fognini, Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti sappiano contribuire ad arricchire il contingente italiano nel prossimo turno, dando un ulteriore segnale di vitalità.

Vanno fatte però delle precisazioni, a scanso di equivoci. Partendo da Fognini, il ligure è chiaramente fuori condizione: l’operazione a entrambe le caviglie richiede tempo per essere assorbita e la distanza dai campi non si compensa con poco. Ne è consapevole Fabio che vivrà questo 2020 come un modo per arrivare pronto al 2021, come da lui stesso sottolineato. Tutto quello che di più arriva, ovviamente, è ben accetto. Lo scontro contro il giovane francese Ugo Humbert (n.42 del mondo), mai affrontato prima, non è assolutamente facile: il transalpino è dotato tecnicamente, ha un tennis molto vario e con le sue traiettorie mancine possono mettere in difficoltà chiunque. Sarà un impegno, quindi, molto complicato per l’azzurro che comunque cercherà di dare tutto quello che può in questo momento per rimanere in sella.

Venendo a Sonego, il piemontese, dopo aver liquidato un super falloso Nikoloz Basilashvili, avrà sulla sua strada il norvegese Casper Ruud (n.34 del ranking), giustiziere al primo turno del russo Karen Khachanov (testa di serie n.11). Un giocatore molto solido lo scandinavo, che sulla terra rossa è insidioso. Ne sa qualcosa Matteo Berrettini che, l’anno scorso, fu eliminato al Roland Garros proprio da Ruud, prendendosi poi la rivincita agli US Open 2020. Appare chiaro che per il nostro portacolori la combinazione servizio-dritto dovrà essere fonte di punti “gratuiti” per non rimanere a corto di fiato negli scambi lunghi e pensare di spuntarla. Non ci sono precedenti tra i due e di conseguenza sarà il campo stesso a dare informazioni sulla strategia di gioco migliore da seguire.

E poi Musetti. Non vi sono dubbi che “L’illusionista” nativo di Carrara ha colpito tutti per il gioco espresso contro lo svizzero Stan Wawrinka. Nel tennis, come in tutte le cose, la vera difficoltà è confermarsi e per un classe 2002, alla prima esperienza in un torneo di questo genere, non è affatto scontato. Si profila un match complicato perché il giapponese Kei Nishikori è un ex top-10 ed è dotato di un tennis molto consistente che potrebbe mettere seriamente in difficoltà Lorenzo. Certo, non potrà essere al meglio della sua condizione, considerate tutte le vicissitudini che l’hanno riguardato in relazione al Covid-19, ricordando le rinunce al 1000 a “Cincinnati” e allo Slam americano. E’ chiaro che Musetti per sperare di battere il nipponico (attuale n.35 del ranking e vittorioso nel primo turno contro lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas) dovrà mettere sul campo il 101% come contro Wawrinka, altrimenti sarà molto dura. Giova ricordare che se soltanto uno dei tennisti italiani dovesse vincere, sarebbero quattro i rappresentanti del Bel Paese agli ottavi, replicando quanto accaduto nel 1979, quando a staccare il biglietto per questo turno furono Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Gianni Ocleppo.

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Foto: LaPresse

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