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Internazionali d’Italia 2020: l’exploit di Lorenzo Musetti, il diciottenne che ha incantato Roma

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Non sono finiti nel migliore dei modi, ma gli Internazionali d’Italia 2020 possono comunque essere considerati una pagina positiva per il tennis maschile azzurro. Era infatti dal 1979 che il Bel Paese non iscriveva quattro rappresentanti agli ottavi di finale: Matteo Berrettini, Stefano Travaglia, Jannik Sinner e, dulcis in fundo, Lorenzo Musetti. È sicuramente quest’ultimo il nome che gli addetti ai lavori non si sarebbero aspettati di vedere così avanti nel torneo: un diciottenne che ha stupito, emozionato e fatto sognare Roma.

Chi è Lorenzo Musetti? Nato a Carrara il 3 marzo 2002, Musetti è cresciuto nell’ambito dei programmi federali, allenandosi al Centro Tecnico di Tirrenia. Personaggi importanti per la sua crescita sono stati Marco Volandri, che l’ha scoperto, Simone Tartarini, che è attualmente il suo coach, e anche Patrick Mouratoglou che, da buon intenditore, spesso lo ospita nella sua accademia di Nizza (la ricorderete per l’UTS) per qualche settimana di allenamento. Dopo i numerosi successi nelle categorie giovanili, è negli Slam juniores che Musetti ha catturato l’attenzione internazionale: prima i quarti a Wimbledon, poi la finale degli US Open e, infine, la vittoria agli Australian Open 2019, quello che ad oggi è il titolo più prestigioso della sua carriera.

Agli Internazionali d’Italia Musetti è partito dalle qualificazioni grazie a una wildcard: qui ha messo in riga Zapata Miralles, Mayer e il connazionale Giulio Zeppieri, guadagnandosi così la prima partecipazione a un Masters 1000. Già un grande traguardo per un classe 2002, ma Lorenzo è uno abituato a puntare in alto. L’esordio è da brividi: 6-0 7-6 a un gigante del tennis come Stan Wawrinka, surclassato con una prestazione di classe e personalità. Il toscano non si ferma e concede il bis ai sedicesimi di finale: a cadere è un altro giocatore di fama mondiale, Kei Nishikori, sconfitto per 6-3 6-4. Poi la caduta contro il nome meno blasonato, quel Dominik Koepfer che è stato comunque in grado di strappare un set a un certo Novak Djokovic nei quarti di finale. Una caduta fisiologica, che non intacca quanto di buono fatto da Musetti, primo 2002 ad aver vinto una partita in un torneo ATP. Carattere, varietà dei colpi e gioco a tutto campo: il ragazzo si farà, l’Italia è in buone mani.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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