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Internazionali d’Italia 2020, Matteo Berrettini: “Ci sono almeno un paio di punti che mi sono rimasti impressi, con retrogusto amaro”

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A Roma, per quanto riguarda gli Internazionali d’Italia di tennis 2020, oggi, sabato 19 settembre, si stanno disputando i quarti di finale dei tabelloni principali di singolare maschile e femminile. Matteo Berrettini è stato battuto per 6-4 3-6 6-7 dal norvegese Casper Ruud: di seguito le dichiarazioni dell’azzurro al sito ufficiale del torneo.

La verità è che dopo un primo set in cui ero in controllo ho abbassato l’intensità. Mi sentivo moscio, poco adrenalinico, una situazione che quando hai cinquanta partite alle spalle è più facile da gestire, ma meno in questa annata così strana, sulla terra, contro un avversario solido come lui. Ruud è un giocatore che mi dà fastidio, facendomi muovere e correre, specie quando riesce a comandare con il diritto. Però sono stato bravo nel terzo a reagire e a costruirmi le chance per vincere, purtroppo non le ho concretizzate. Ho una memoria fotografica delle mie partite e ci sono almeno un paio di punti che mi sono rimasti impressi, con retrogusto amaro: il dritto fuori di poco sul 5-4 30-30 e quell’altro uscito per pochi centimetri sul 5 a 3 nel tie-break conclusivo. Se ci fosse stato il pubblico sarebbe stato sicuramente diverso: più energia, più carica, magari anche io sarei potuto essere più teso. Non posso ritenermi soddisfatto dopo una sconfitta ai quarti per 7-6 al terzo, però sono fiero di quello che ho fatto: venivo dal cemento, ho dimostrato di sapermi adattare in fretta alla terra, ho giocato tre partite di buon livello. E’ diverso per me venire al Foro da top ten e non con una wild card, ma soprattutto non è scontato arrivare ai quarti: sarà bel ricordo, anche se velato da un po’ di amarezza. Mi sarebbe piaciuto giocare sul Centrale, dopo due match mi ero abituato alle condizioni, come fondo è un po’ meglio del Pietrangeli, ma oggi abbiamo giocato su quel campo e ho perso. Non so se l’esito sarebbe stato differente, sono uno a cui non piace trovare alibi. Mi sento bene, non sono stanco dopo quasi tre ore di partita, avrei potuto disputare altri due set. Il livello si sta alzando, la strada è giusta e sono fiducioso anche in vista del Roland Garros“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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